Lo scorso 25 ottobre l’onorevole Stefania Ascari (avvocato quarantaduenne eletto per il secondo mandato nelle file del Movimento 5 Stelle nel collegio uninominale Emilia-Romagna – 04 Modena) ha depositato alla Camera una Proposta di Legge dal titolo eloquente: “Disposizioni e delega al Governo per l’arresto del consumo di suolo e per il riuso dei suoli urbanizzati” (AC 531).
Sì, si tratta proprio della proposta normativa elaborata dal nostro Forum nazionale Salviamo il Paesaggio e presentata a tutte le forza politiche nel febbraio del 2018, poche settimane prima delle elezioni politiche che definirono l’assetto parlamentare della legislatura conclusasi lo scorso 25 settembre.
Una Proposta di Legge che – oggi come allora – riteniamo importante, per i contenuti e per la modalità con cui fu discussa e completata, e che ci auguravamo potesse condurre il precedente Parlamento a produrre, finalmente, un dibattito serrato – come è in effetti avvenuto nelle commissioni congiunte Ambiente e Agricoltura del Senato – e una conclusione conseguente da parte del nostro Organo legislativo nazionale, ovvero con una norma nazionale in grado di contrastare in maniera corretta il grave fenomeno del consumo di suolo. Cioè un’azione virtuosa e lungimirante per fronteggiare un’emergenza dichiarata e ormai palese.
Sappiamo come è andata a finire e quali difficoltà la nostra norma (e tutte quelle – tante e troppe… – presentate ad arte per evitare che il nostro articolato restasse il testo di riferimento del dibattito parlamentare) ha incontrato sul suo percorso, fino a scomparire dall’orbita di un iter incardinato su evidenti sabbie mobili.
La nostra proposta normativa era entrata al Senato rubricata come DDL AS 164, prima firmataria la combattiva Paola Nugnes che, nei panni anche di Relatrice in commissione, aveva dovuto accusarne l’accantonamento definitivo con la conclusione della legislatura.
Non possiamo che rallegrarci con l’on. Ascari per la sua precisa volontà di rilanciare il tema anche in questa nuova legislatura, perché per noi risulta fondamentale un intervento normativo, così come lo abbiamo elaborato, dal duplice scopo: salvaguardare il suolo italico ancora non antropizzato e compromesso e, parallelamente, suggerire un orizzonte di sviluppo per l’intero comparto edilizio, orientato al recupero e riuso dell’ingente patrimonio esistente e inutilizzato. Una svolta necessaria per la tutela dell’ambiente, per i nostri modelli sociali, per contribuire a contrastare i deleteri effetti del cambiamento climatico, emergenza quest’ultima che ha una stretta connessione con l’elemento suolo.
Giova ricordare che la Proposta di Legge elaborata dal nostro Forum rappresenta la sintesi condivisa di una visione multidisciplinare: lo specifico Gruppo di Lavoro Tecnico-Scientifico, formato da ben 75 esperti, ha infatti inteso comprendere tutte le competenze in materia di “terra”, coinvolgendo architetti, urbanisti, docenti e ricercatori universitari, geologi, agricoltori, agronomi, tecnici ambientali, giuristi, avvocati, funzionari pubblici, giornalisti/divulgatori, psicanalisti, tecnici di primarie associazioni nazionali, sindacalisti, paesaggisti, biologi, attivisti. E l’intero Forum nazionale (più di mille organizzazioni e decine di migliaia di aderenti individuali) ha avuto la possibilità di esprimere il proprio consenso e di proporre emendamenti prima della diffusione del testo a tutte le forze politiche: si tratta, quindi, di una profonda analisi sinergica che tocca tutti gli strati della nostra società e che possiede, a nostro avviso, una valenza “forte” per essere considerata la traccia su cui il Parlamento ancora una volta potrà (se lo vorrà…) dibattere concretamente.
Inutile aggiungere che l’esito dell’iter della scorsa legislatura ci ha provocato una forte delusione, che ci auguriamo di non dovere nuovamente sopportare.
Nelle prime settimane di lavoro della nuova legislatura notiamo un certo “fermento” attorno al tema del suolo: ad oggi risultano altri quattro (3 al Senato e 1 alla Camera) disegni/proposte di legge già depositati: si va dal “contenimento” del consumo di suolo alla rigenerazione urbana, dall’incentivazione fiscale alla lotta alla desertificazione.
Difficile essere ottimisti, ma guardiamo con spirito positivo all’iniziativa dell’on. Ascari.
La Proposta di Legge è ora disponibile alla sottoscrizione da parte di ciascuno degli eletti alla Camera e saremmo davvero lieti di registrare la condivisione di tanti suoi colleghi e di una visibile “trasversalità”: ci stiamo (pre)occupando di un tema prioritario e vogliamo sperare che questa norma raccolga l’adesione a discuterne da parte di appartenenti a tutte le forze politiche presenti in Parlamento e non sia vissuta, dunque, come una “battaglia di parte” ma come uno strumento di tutela per risolvere una conclamata emergenza.
Saremo vigili e disponibili, come sempre. In attesa che la Politica agisca…
Il testo presentato dall’on. Stefania Ascari non è ancora stato pubblicato sul sito della Camera, lo trovate qui in anteprima: l’articolato riprende integralmente il testo della nostra PdL con una premessa introduttiva, prodotta dall’onorevole, che volutamente riprende i dati del nostro documento di presentazione del 2018.
non mi stancherò mai di suggerire ai Coordinatori del Forum , di lanciare una campagna tra quelle migliaia di Associazioni aderenti al Forum, per fare esplodere in Italia un movimento Ecologista alla tedesca . Invitando i 75 esperti estensori della legge sul suolo, a costituirne il primo nucleo di studio e di proposta . In Italia c’è un bisogno come l’aria di uno slancio culturale Ecologista : serietà scientifica e proposte concrete fattibili, con una granitica utopia ambientale e altrettanta generosità come sanno esprimere le spontanee Associazioni civiche che aderiscono al Forum Nazionale .
Ho già espresso questa proposta , senza riscontro , segno che l’invito ad un commento è lettera morta come le” canne al vento” della Deledda, gemono e basta.
Con viva cordialità, ringraziandovi in ogni caso per il vostro impegno