In data 26 giugno 2023, il Forum Salviamo il Paesaggio ha inviato via PEC una lettera all’attuale ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin per ricordargli, in seguito alle dichiarazioni pubbliche del ministro stesso in cui ha richiamato l’esigenza di dotare il paese di una legge per la riduzione e l’azzeramento del consumo di suolo, che un testo di legge con questo obiettivo già c’è: si tratta della nostra Proposta di Legge di iniziativa popolare, elaborata nel 2018 da un gruppo di 75 figure tecniche appartenenti al Forum. Nella speranza di avviare un dialogo e un confronto con l’attuale ministro, ecco di seguito il testo della lettera inviata. Attendiamo fiduciosi!
Egregio Ministro,
nella seduta del 31 maggio 2023 presso la Camera dei deputati, Lei ha ricordato che “l’adozione di una legge nazionale sul consumo del suolo è tra le priorità del Ministero dell’Ambiente” e che i tecnici ministeriali “sono al lavoro per una proposta quadro, che possa recepire anche quanto, di positivo e condiviso, è contenuto nei disegni di legge di iniziativa parlamentare presentati sul tema”.
Tra i disegni di legge di iniziativa parlamentare, lo scrivente Forum Salviamo il Paesaggio-‐Difendiamo i Territori vorrebbe ricordarLe che, proprio alla Camera dei deputati, il 25 ottobre 2022 è stata depositata una Proposta di Legge dal titolo eloquente: “Disposizioni e delega al Governo per l’arresto del consumo di suolo e per il riuso dei suoli urbanizzati” (AC 531).
La sopra menzionata Proposta di Legge è ispirata alla Proposta normativa d’iniziativa popolare elaborata dal nostro Forum nazionale Salviamo il Paesaggio e presentata a tutte le forza politiche già nel febbraio del 2018. Una Proposta di Legge che – oggi come allora – riteniamo importante per i suoi contenuti.
Per arrivare ad avere una norma nazionale in grado di contrastare in maniera corretta, come da Lei sottolineato, il grave fenomeno del consumo di suolo è necessaria una legge che origini da un’azione virtuosa e lungimirante per fronteggiare un’emergenza dichiarata e ormai palese.
E, a dimostrazione della criticità della possibile soluzione normativa, desideriamo evidenziare un dato quanto mai eloquente (fonte ISPRA); tutte le regioni in cui è stata approvata negli ultimi anni una Legge regionale per contrastare il consumo di suolo sono ai vertici della classifica delle Regioni meno virtuose in tal senso, perché le leggi approvate hanno concesso troppa discrezionalità e fasi di transizione troppo lasche per poter far fronte all’obiettivo da tutti ora sbandierato: il consumo di suolo ZERO.
A nostro avviso non è sufficiente stabilire una progressiva riduzione del consumo di suolo da qui al 2050, anno in cui è previsto il raggiungimento del traguardo “consumo di suolo netto zero”. Non basta allinearsi, quindi, agli obiettivi europei: è necessario invece lavorare affinché si arresti il consumo di suolo quanto prima e non oltre il 2030.
A tal proposito, serve avere una fotografia aggiornata del tema di cui si sta dibattendo. Per tale motivo, siamo a proporLe di invitare gli enti locali a partecipare attivamente a quello che nel 2013 il Forum chiamò “Censimento del cemento”: uno strumento utile per capire effettivamente quanto territorio è stato cementificato.
L’intento del censimento è -‐ come dice il nome stesso -‐ censire in maniera capillare, in ogni Comune italiano, quante abitazioni e quanti edifici produttivi siano già costruiti ma non utilizzati, vuoti, sfitti. Ricordiamo che i più recenti dati forniti dall’ISTAT indicano in oltre 10 milioni di unità lo stock edilizio residenziale esistente ma inutilizzato, quasi un’abitazione su tre risulta dunque priva della sua funzione sociale. L’obiettivo del censimento è adottare finalmente un metodo di pianificazione basato su numeri conosciuti, metodo che andrebbe adottato con immediatezza per scongiurare ciò che sta purtroppo accadendo da ormai troppo tempo, ovvero che i piani urbanistici siano realizzati lontano dai bisogni effettivi delle comunità locali e prevedano nuovo consumo di suolo, nonostante l’ampia disponibilità edilizia già esistente.
A nostro modo di vedere, se l’invito ai Comuni provenisse dal Ministero dell’Ambiente, allora sì che il Censimento diventerebbe uno strumento di assoluta efficacia, sia in termini di raccolta dati sia quale concreta azione di sensibilizzazione.
Senza contare le ricadute positive sull’operato del Ministero, che diventerebbe sotto la Sua guida il primo a muoversi in termini pratici verso l’azzeramento del consumo di suolo.
Tornando alla Proposta di Legge, vogliamo ricordare che quella elaborata dal nostro Forum rappresenta la sintesi condivisa di una visione multidisciplinare: lo specifico Gruppo di Lavoro Tecnico-‐Scientifico, formato da ben 75 esperti, ha infatti inteso comprendere tutte le competenze in materia di “terra”, coinvolgendo architetti, urbanisti, docenti e ricercatori universitari, geologi, agricoltori, agronomi, climatologi, tecnici ambientali, giuristi, avvocati, funzionari pubblici, giornalisti/divulgatori, psicanalisti, tecnici di primarie associazioni nazionali, sindacalisti, paesaggisti, biologi, attivisti.
E l’intero Forum nazionale (più di mille organizzazioni e decine di migliaia di aderenti individuali) ha avuto la possibilità di esprimere il proprio consenso e di proporre emendamenti prima della diffusione del testo a tutte le forze politiche: si tratta, quindi, di una profonda analisi sinergica che tocca tutti gli strati della nostra società e che possiede, a nostro avviso, una valenza “forte” per essere considerata la traccia su cui il Parlamento ancora una volta potrà (se lo vorrà…) dibattere concretamente.
Ricordiamo inoltre che questa nostra proposta normativa è stata per anni dibattuta dalle commissioni congiunte Ambiente e Agricoltura del Senato nella scorsa legislatura, attraverso un approfondito iter che, purtroppo, non ha raggiunto l’atteso epilogo.
Per approfondire, indichiamo il link al quale può trovare il testo integrale della nostra Proposta di Legge d’iniziativa popolare “NORME PER L’ARRESTO DEL CONSUMO DI SUOLO E PER IL RIUSO DEI SUOLI URBANIZZATI”:
http://salviamoilpaesaggio.it/blog/wp-‐content/uploads/2018/02/DEFINITIVO-‐Proposta-‐di-‐legge-‐iniziativa-‐ popolare-‐Forum-‐SiP-‐agg.-‐31-‐1-‐2018.pdf
Mentre qui potrà trovare il testo di legge ora presentato alla Camera dei Deputati: http://documenti.camera.it/leg19/pdl/pdf/leg.19.pdl.camera.531.19PDL0009650.pdf
Concludiamo sottolineando il valore propositivo del testo normativo da noi proposto, augurandoci che Ella voglia coglierne il senso di urgenza-‐emergenza insieme al nostro spirito collaborativo.
Nell’auspicare, quindi, anche un Suo cortese riscontro, Le auguriamo buon lavoro. Cordiali saluti.
Chiedere di arrestare il consumo di suolo non oltre il 2030, significa che fino a quella data c’è tempo sufficiente per peggiorare i Pgt e costruire di tutto e di più. Capisco che le sensibilità della politica sono scarse o nulle, ma 6-7 anni sono molti.
Chissà se il ministro avrà voglia di recepire l’invito del nostro Forum, garbato e collaborativo. Personalmente io avrei chiosato rimarcando l’ennesimo contributo offerto dal Forum e lo spirito profondamente collaborativo che sarebbe opportuno non venisse annoverato dal ministro tra i contributi “di un pezzo di cultura, anche ambientalista, rappresentata da quelli che in alcuni casi vivono nei loft, magari al ventesimo piano di un grattacielo”, affermazione che recentemente Pichetto Fratin ha avuto modo di rilasciare alla stampa e che ancora attende una sua doverosa rettifica…