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Basta cemento a Massa. Lettera aperta al presidente della Regione Toscana

a cura del comitato Ugo Pisa.

Egregio Presidente Eugenio Giani

p.c. Spett. Architetto Marco Carletti

Abbiamo letto le sue dichiarazioni sulla stampa del 10 Novembre 2023 e siamo rimasti positivamente colpiti. Dopo decenni che gli appelli di ambientalisti, studiosi, professori universitari sono rimasti completamente inascoltati e le politiche urbanistiche anche in Regione Toscana rispondevano più a logiche di profitto che alla difesa del territorio, quello da Lei dichiarato apre le porte certamente ad una nuova stagione.

Una stagione che non possiamo più attendere, le emergenze di questi giorni ci raccontano di un mondo che sta cambiando, un mondo in cui crisi climatiche e cementificazione sono un combinato disposto che non possiamo più permetterci.

Per questo, con questa lettera, ci rivolgiamo a Lei e ai suoi uffici, che recentemente hanno ritenuto che un progetto del Comune di Massa che comporta la cementificazione di un parco pubblico potesse avere il loro benestare. In un parco di circa 10 ettari, attualmente pineta a poche decine di metri dal mare, sono previsti quasi 3 ettari di consumo di suolo con nuove costruzioni, parcheggi, campi sportivi. Il tutto in un’area che è stata negli anni recenti oggetto di allagamenti ed esondazioni di torrenti, distruggendo una identità storica del territorio, utilizzando fondi del PNRR che tra i suoi  indirizzi principali ha la salvaguardia delle condizioni ambientali, la resilienza e l’adattamento ai cambiamenti climatici.

Il costituito comitato che le sta scrivendo ha provato in molti modi ad evidenziare come tale scelta sia contraria agli indirizzi generali, sia contraria a quel concetto di “sostenibilità” troppo spesso tirato per la giacchetta e sia modulata secondo esigenze spesso poco ecologiste.

Temiamo che la nuova area impermeabilizzata prevista da questo progetto non potrà più assorbire l’acqua meteorica che oggi va in falda; siamo preoccupati, come ricordava giorni fa il tecnico ISPRA sull’alluvione in Toscana, che l’acqua vada invece a riempire quegli spazi impermeabilizzati, vecchi e nuovi, provocando conseguenze che purtroppo oggi trovano triste rappresentazione nelle immagini che i media ci fanno vedere e nelle parole di disperazione di molti Toscani colpiti dal disastro.

Vorremmo che le loro parole fossero da monito per tutti, che ciò che stanno passando oggi sia da insegnamento per tutti e possa contribuire affinché ciò che è accaduto non si ripeta.

Qua a Massa e Carrara abbiamo ancora chiare le immagini dell’alluvione del 2014, del torrente Carrione, pieno di detriti mai rimossi delle cave, che esondava e allagava tutta Marina di Carrara, a causa delle opere di cementificazione che hanno contribuito a quello che è accaduto.

Non vogliamo che si ripeta questo.

Le chiediamo pertanto un semplice atto di indirizzo della sua giunta, un atto che faccia seguito alle sue parole e porti i suoi uffici a rivedere il parere positivo espresso sulla cementificazione del parco Ugo Pisa, un atto che prenda amministrativamente coscienza che il tempo delle parole è finito e, come afferma Lei, se il passato non si può cambiare, il futuro sì.

Siamo certi di un Suo positivo riscontro e che anche in Toscana si possa immaginare di liberare suolo per il bene delle future generazioni.

Un commento

  1. I fondi se indirizzati alla difesa del suolo non possono essere utilizzati per altri scopi, pena il ritiro dei fondi ….. è questo che si vuole o una multa salata per il cattivo uso dei fondi ?! Credo che una segnalazione al Consiglio d’Europa non farebbe MALE ….

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