di Maria Cariota
A Reano, sulla Collina Morenica tra Avigliana e Rivoli, a pochi chilometri da Torino, l’amministrazione comunale ha deciso di realizzare una circonvallazione al posto di una piccola strada bianca in una bella vallata percorsa da turisti, sportivi, ciclisti e amanti della natura.
Via della Vena e via Rivoli saranno asfaltate e allargate fino a 9 metri, per un tratto lungo un chilometro. Secondo il Comune il progetto risolverà i problemi legati alla strettoia che la strada provinciale n. 185 che collega Reano a Buttigliera Alta forma all’altezza del centro storico. Il Comune ha deciso di sbloccare una previsione contenuta nel Piano Regolatore Generale del 2007, grazie ai finanziamenti del PNRR.
Da molti mesi il Comitato spontaneo reanese Salviamo la Collina Morenica cerca di manifestare la propria preoccupazione per questa opera, segnalando l’enorme impatto sull’ambiente e sul paesaggio e la scarsa attenzione per il valore storico e turistico del luogo.
La realizzazione della circonvallazione comporterà l’abbattimento di 1.400 alberi e la distruzione di un ecosistema importante, oltre che l’eliminazione di antichi muri a secco.
Si avranno effetti negativi anche in termini di perdita dell’interesse turistico dell’area. La zona infatti è rinomata per le passeggiate con una splendida vista sul Castello medioevale di Reano, in una delle aree verdi più rigogliose dell’hinterland torinese. L’opera interesserà un tratto della Via del Pellegrini, un percorso geo-archeologico unico in Piemonte, molto apprezzato grazie alla lunga passeggiata adatta anche alle famiglie, un percorso ricco di scorci paesaggistici a cavallo delle valli Susa e Sangone, con la presenza di diversi massi erratici, testimoni di un passato climatico e archeologico rupestre.
Il Comitato ha anche evidenziato che l’opera in realtà non risolverebbe i problemi di viabilità di Reano: la strettoia nel centro storico potrebbe essere risolta in altri modi meno impattanti (semaforo con flussi alternati, sensi unici, viabilità alternativa).
Vi sono poi varie criticità di tipo tecnico: la nuova strada aumenterà il traffico inter-collinare; alla sua fine presenterà un restringimento che rallenterà il flusso veicolare; non verrà asfaltata in modo corretto bensì “al risparmio”, perché i fondi a disposizione consentono di utilizzare solo bitume e pietre, cosa che determinerà una rapida usura, problemi di sicurezza e continue costose manutenzioni.
Il Comitato, con il supporto di Pro Natura Piemonte e Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, ha più volte sollecitato le amministrazioni chiedendo l’intervento della Regione e della Città Metropolitana e di un’azione di tutela condivisa dei dieci comuni della Collina Morenica, senza però ricevere adeguata risposta. Il Comitato chiede alle istituzioni non solo un passo indietro sull’opera ma l’istituzione di una zona naturale di salvaguardia al fine di difendere le peculiarità di quest’area, oltre che le attività agricole e turistiche che vivono in essa, opponendosi ad un modello di sviluppo ormai antiquato basato sulla distruzione del territorio piuttosto che sulla sua valorizzazione.
Nonostante la contrarietà di tanti cittadini il procedimento di approvazione si è concluso e il progetto è ora in fase esecutiva. I lavori sono in parte iniziati, con l’abbattimento di alcuni alberi. Il Comitato non intende arrendersi, chiede la sospensione dei lavori e la riapertura del confronto con la cittadinanza.
Per opporsi alla cementificazione della collina morenica è possibile firmare la petizione online. Sulla pagina Facebook del Comitato spontaneo reanese Salviamo la Collina Morenica è possibile acquisire maggiori informazioni e seguire le prossime iniziative.
Foto: Giuliano Boccardi