Cittadini imbavagliati in Consiglio comunale per reclamare la vera partecipazione
Martedì 5 febbraio scorso, alle 16.30, una rappresentanza dei 140 cittadini che hanno firmato per presentare una Domanda a Risposta Immediata (DRI) sull’azzeramento del consumo di suolo a Milano è intervenuta in Consiglio comunale per reclamare il proprio diritto di utilizzare realmente questo strumento democratico. Una protesta dettata dalla constatazione che, a distanza di due mesi e mezzo dalla consegna delle firme, i promotori non sono ancora stati convocati in Consiglio, nonostante il sollecito inviato.
La DRI è un istituto di partecipazione introdotto nel Regolamento della Partecipazione comunale su proposta di Patrizia Bedori, all’epoca consigliera comunale, oggi ispiratrice del movimento “Facciamo l’appello” (ved. articolo pubblicato qualche mese fa su questo blog) , che si batte per riportare il tema del consumo di suolo e del suo azzeramento in cima alle agende degli amministratori comunali e regionali.
Il movimento, forte dell’adesione di una sessantina di comitati, associazioni e gruppi ambientalisti, aveva già protocollato il proprio appello permanente contro il consumo di suolo due volte a Palazzo Marino, a marzo e a settembre 2023, all’attenzione del Sindaco, dell’Assessora Grandi e altri, senza ottenere risposta. Di conseguenza i firmatari, su proposta di Patrizia Bedori, hanno deciso di servirsi della DRI per ottenere ascolto.
Dopo l’intervento in aula consigliare del consigliere e presidente della Commissione Ambiente Carlo Monguzzi, che si è fatto portavoce del loro reclamo, i cittadini si sono alzati applaudendo simbolicamente imbavagliati da foulard.
La DRI, prima assoluta a essere stata formulata da cittadini, è stata presentata al Comune da Gabriele Antonio Mariani, delegato dai 140 firmatari di “Facciamo l’appello”.
La partecipazione vera e spontanea a Milano sembra avere meno spazio di quella programmata e moderata dall’amministrazione nei suoi vari Forum ed eventi…!