Lettera di Pro Natura Piemonte alle istituzioni, del 30.05.2024
Al Presidente del Parco nazionale Gran Paradiso, al Sindaco della Città Metropolitana di Torino, al Presidente della Comunità del Parco, al Sindaco del Comune di Ceresole Reale, al sindaco del Comune di Valsavarenche, agli organi d’informazione
Pro Natura Piemonte ha appreso con stupore, misto a disappunto, la decisione del presidente del Parco nazionale Gran Paradiso di revocare le chiusure domenicali del traffico privato, in atto da circa vent’anni, del tratto di strada che collega la zona del Serrù al Colle del Nivolet.
Tale decisione, in aperta contraddizione con la Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS) ed il relativo piano di azioni a cui il Parco ha aderito fin dal 2021, viene adottata in un momento in cui il Parco è privo di un Consiglio direttivo a causa delle incomprensibili (o forse troppo comprensibili) lungaggini poste dal Ministero competente nel nominare i consigli scaduti di vari Parchi nazionali.
Riteniamo utile riportare parte del testo che appare sul sito del Parco nazionale Gran Paradiso per giustificare l’abolizione dell’attuale regolamentazione.
Da oltre vent’anni il Parco Nazionale Gran Paradiso è impegnato in una campagna di sensibilizzazione tesa alla progressiva riduzione degli impatti nell’area dell’altopiano del Nivolet (pianoro di torbiere e ambienti umidi a 2.500 metri di altitudine, habitat di molte specie di animali e di specie floristiche rare di alta quota), e lungo la strada veicolare provinciale dell’omonimo Colle. Le azioni di conservazione attiva si sono finora tradotte nell’attivazione del progetto “A piedi tra le nuvole” con cui il Parco ha cercato di promuovere una mobilità dolce, alternativa, limitando il traffico automobilistico nelle domeniche estive di luglio e agosto, e favorendo, nel contempo, gli spostamenti a piedi, in bici e con navetta. Il progetto è stato sostenuto sin dal 2003 da Città Metropolitana di Torino, Regione Valle d’Aosta e dai Comuni di Ceresole Reale e Valsavarenche. Con l’idea di andare oltre la fase di sperimentazione e di promozione, messa in atto con il progetto sopra citato, l’Ente Parco si prefigge di approfondire le azioni di riduzione dei flussi veicolari al Colle, tramite una progressiva riduzione del numero di accessi in quota e la regolamentazione della strada. Questo è da sempre l’obiettivo del Parco che, però, deve essere condiviso con i diversi attori del territorio coinvolti nella gestione della strada, primi fra tutti la Città Metropolitana di Torino ed i Comuni di Ceresole Reale e Valsavarenche. Partendo dal principio che il Parco non vuole imporre scelte al territorio ma, al contrario, mira ad una gestione condivisa, in questi ultimi due anni si sono ripetuti i tentativi di giungere ad un accordo con i due Comuni, che finora non hanno portato ad una soluzione condivisa.
Condividendo la volontà – espressa dal Parco sul proprio sito – di andare oltre la fase di sperimentazione e di promozione con l’obiettivo di approfondire le azioni di riduzione dei flussi veicolari al Colle, favorendo gli spostamenti a piedi, in bici e con navetta, Pro Natura Piemonte ritiene incomprensibile la revoca della pur limitata regolamentazione attuale e chiede che, in attesa di ulteriori interventi, si mantengano le limitazioni al traffico in atto da circa vent’anni.
Ringraziando per l’attenzione e disponibili alla massima collaborazione, porgiamo i migliori saluti.
Umberto Lorini (presidente di Pro Natura Piemonte)