La maggior parte della grande area verde tra Rosignano Solvay e Castiglioncello è destinata a scomparire per realizzare servizi pubblici, residenziale e una grande struttura di vendita Coop, distruggendo un bosco urbano. La lista “Rosignano nel Cuore” vince però le elezioni di giugno e alcuni rappresentanti del Comitato spontaneo diventano consiglieri di maggioranza. Adesso cosa succederà?
Di Maria Cariota
Rosignano Solvay è sempre meno “Città-giardino” (appellativo che si era guadagnata nella prima metà del secolo scorso, per l’equilibrio tra natura e costruito).
Il Piano Attuativo relativo alla “scheda norma comparto 3-2u” del Piano Operativo prevede l’urbanizzazione dell’area di circa venti ettari di campagna e bosco che si trova tra le frazioni di Rosignano Solvay e Castiglioncello (ex area H5, compresa tra via di Lungomonte, via della Cava, via Lizzadri e la linea ferroviaria). Una trasformazione di cui si parla da tempo, ma che si è concretizzata con la Delibera del Consiglio Comunale di approvazione del Piano Attuativo del 28 luglio 2022 n 114 e con la firma della Convenzione tra proponenti e Comune, avvenuta nell’aprile 2023.
Il progetto, proposto dai proprietari dei terreni (Unicoop Tirreno e, per alcune aree, anche una privata cittadina), prevede la realizzazione di una “Cittadella dello sport” (palestra, piscina, campo da calcio, servizi), un polo scolastico, un parco urbano, edifici con destinazione residenziale (privata e sociale), una struttura turistico-ricettiva, una grande struttura di vendita e aree per il commercio di vicinato.
A scomputo degli oneri di urbanizzazione secondaria dovuti, Unicoop dovrebbe realizzare il parco e il campo di calcio.
Per ora solo il cantiere per la costruzione del nuovo polo scolastico è attivo e il complesso è già stato realizzato.
Il Comitato Bosco Urbano Rosignano
Il Comitato Bosco Urbano Rosignano, nato all’indomani della sottoscrizione della Convenzione, ha definito questa trasformazione “una colata di cemento senza precedenti”. Il Comitato, pur riconoscendo la necessità delle opere pubbliche previste, contesta fortemente gli interventi di edilizia privata e di insediamento delle strutture di vendita, che non considera accettabili in una città come Rosignano, già pesantemente gravata da un forte impatto industriale, tra i primi cinque comuni della Toscana per consumo di suolo, con una popolazione residente in costante calo negli ultimi quindici anni e che presenta molte case sfitte o all’asta.
Il Comitato ha ripetutamente chiesto (sia all’Unicoop, in veste di soci, sia al Comune) la revisione della Convenzione e la salvaguardia del bosco esistente.
“Questa lottizzazione non contiene un vero e proprio parco urbano ma solamente dei ritagli. Hanno chiamato parco urbano quello che è un botro, dove non sarebbe comunque possibile costruire, e chiamano verde pubblico anche il futuro campo di calcio sintetico”, chiarisce Susanna Masoni, promotrice del Comitato, a cui abbiamo chiesto maggiori dettagli. “Il Bosco urbano esistente, costituito da alberi adulti di varie specie (tra cui olmi, pini, cipressi), invece verrà sacrificato per fare dei condomini”. A salvarsi sarà solo una piccola parte costituita dalla lecceta.
“Il Comitato ha cercato di far conoscere alla cittadinanza questo pezzetto di biodiversità. Abbiamo organizzato scampagnate urbane, con osservazioni didattiche della flora e della fauna presenti”, racconta la dott.ssa Masoni. “Abbiamo incontrato Unicoop, i progettisti, il Comune. Abbiamo creato alleanze con altri comitati e associazioni, tra cui Lipu, Wwf e Legambiente”. In un documento la Lipu evidenzia che i progetti previsti distruggeranno habitat molto interessanti, dove l’associazione ha censito 32 specie di avifauna protetta, incluse alcune ormai rare e di elevato interesse conservazionistico, quali la tortora selvatica.
Ma per il Comune il Piano è necessario per “riqualificare” l’area e il consumo di suolo e i danni ambientali si possono risolvere prevedendo la dismissione della attuale piscina comunale di Mazzanta, la demolizione della Coop che si trova a poche centinaia di metri, la messa a dimora di alberi intorno ai nuovi parcheggi.
Interventi che sicuramente non sono in grado di compensare la perdita definitiva di suolo vergine, una volta destinato a vite e ulivo, e quella di alberi adulti.
Sottolinea la dott.ssa Masoni: “Dove attualmente c’è il cemento (Coop esistente) vorrebbero fare un parco e dove c’è un parco vero vorrebbero mettere cemento. Sono troppi gli aspetti che non tornano e che cerchiamo di contrastare con la protesta civile”.
Il successo delle elezioni comunali di giugno
Le richieste del comitato fino ad oggi sono rimaste inascoltate. Ma i risultati delle ultime elezioni fanno sperare in una svolta importante. A vincere le amministrative di giugno 2024 infatti è stata la lista civica “Rosignano nel Cuore” (che era nella coalizione con il Movimento 5 Stelle e la lista “Io voto io vinco”), con la vittoria al ballottaggio del sindaco Claudio Marabotti. Quattro persone attive all’interno del Comitato Bosco Urbano sono diventate consiglieri comunali. “Siamo ora rappresentati in Consiglio Comunale. È un successo molto importante perché nei comuni limitrofi non c’è stata alcuna rappresentanza dei comitati e perché abbiamo battuto il Pd che governava da decine di anni”, commenta la dott.ssa Masoni. Nella fiducia accordata dai cittadini di Rosignano ha sicuramente pesato molto la necessità di proteggere l’ambiente e il Bosco Urbano dell’ex area H5 di cui la lista “Rosignano nel Cuore” si è fatta portavoce.
Sta ora al nuovo Consiglio Comunale ripagare quella fiducia e operare al meglio per cambiare il destino delle aree naturali della città, salvandole dalla speculazione.
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Vai qui per firmare la petizione on-line.
Consulta qui gli atti relativi al Piano Attuativo.
Si ringrazia il Comitato Bosco Urbano Rosignano per le immagini.
Cari amici del Comitato e della Lista, sono un agronomo forestale professionista, di Roma, ma tra Castiglioncello e Rosignano, in quelle fratte, pinete e scogliere, ho passato infanzia ed adolescenza, anni 60 e 70. M’aiutarono molto a dare un senso a quei lunghi mesi estivi, incapace, com’ero di trovarlo nei rituali sociali di allora. Hanno, quindi, determinato, in grande misura, le scelte di vita successive.
Ho, quindi, un debito e se l’esperienza di 40 anni di Urban Forestry può esservi utile, sarò felice di dare una mano.
Buon Lavoro Franco Paolinelli
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Basta cemento ! Abbiamo bisogno di salvaguardare le aree verdi