Forum nazionale Salviamo il Paesaggio: è indispensabile difendere il suolo e chi assicura le attività di monitoraggio.
Due sono i principali motivi che hanno spinto il Forum nazionale Salviamo il Paesaggio a partecipare oggi alla presentazione a Roma della nuova edizione del Rapporto sul Consumo di Suolo a cura dell’ISPRA. In primis per conoscere in anteprima il trend registrato dal consumo di suolo nell’ultimo anno che temiamo sia in sostanziale linea con il dato dell’anno precedente, ennesima conferma della continua grave perdita della risorsa vitale e non rinnovabile del nostro Paese.
In secondo luogo per tornare a ribadire il nostro grido sempre più accorato: arrestiamo, e non solo limitiamo, il consumo di suolo e sosteniamo anche finanziariamente il riuso di tutto l’ampio stock edilizio esistente ma inutilizzato; con l’ausilio di una concreta ed efficace legge statale, che purtroppo continua a non comparire nell’agenda delle commissioni parlamentari.
Il 5 dicembre ricorre la Giornata Mondiale del Suolo ed è opportuno domandarsi quale sia lo stato di salute del suolo italiano. La risposta non può che basarsi su dati e monitoraggi scientifici certi, come quelli forniti da ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale costituito nel 2010 riunendo tre diverse agenzie per fornire supporto scientifico al ministero dell’Ambiente e allo stesso tempo rappresentare per i cittadini un riferimento sicuro dove attingere dati ambientali.
L’ISPRA non è solo un centro elaborazione dati a servizio di un ente chiuso – in questo caso il Ministero dell’Ambiente – ma una vera e propria stanza aperta che fornisce, a tutti coloro che abbiano interesse e desiderio di servirsene, elementi conoscitivi su territori e problemi ambientali. Inoltre, in quanto servizio tecnico della Pubblica Amministrazione, è un soggetto indipendente: e questa è una preziosa garanzia di imparzialità.
Il Rapporto annuale “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici”, che quest’anno viene presentato il 3 dicembre, è uno degli esempi più significativi della sua attività e presenta dati che meriterebbero maggiore attenzione da parte di chi pianifica e governa a tutti i livelli istituzionali.
Grazie alla grande professionalità dei suoi addetti e alla sua capacità di relazionarsi all’esterno, l’ISPRA in questi anni è diventato uno strumento indispensabile a servizio del Ministero dell’Ambiente, dicastero che è chiamato a svolgere un ruolo decisivo nella gestione di situazioni enormemente complesse.
Riteniamo quindi indispensabile salvaguardare l’operatività dell’ISPRA che, anzi, andrebbe incentivata potenziandone mezzi e strumentazione, perché tutti noi consideriamo ISPRA un bene comune di cui andare orgogliosi.
Forum nazionale Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori