Manifestazione 31 marzo

Milano si salva solo se è pubblica. Il 31 marzo manifestazione davanti a Palazzo Marino

Cittadini, comitati, associazioni lunedì 31 marzo scenderanno in piazza per chiedere un radicale cambio di passo nel governo di Milano. È necessario fermare il Ddl “Salva Milano”, ma non basta. Nel capoluogo lombardo da anni il capitale finanziario immobiliare determina le trasformazioni urbanistiche, facendola diventare capitale dell’emergenza abitativa e del consumo di suolo.

Il Forum Salviamo il Paesaggio aderisce alla manifestazione che si svolgerà davanti a Palazzo Marino, alle ore 17.30

Riportiamo l’appello delle realtà che promuovono l’iniziativa.

Dopo mesi di rocamboleschi voltafaccia e piroette retoriche per difendere l’indifendibile, di fronte all’accusa più infamante per la classe politica, quella di corruzione, il sindaco Sala e il Partito democratico hanno infine deciso di abbandonare, in un trionfo di ipocrisia, la legge “Salva-Milano”.

Le indagini della Procura Milanese hanno scoperchiato un sistema organizzato di malaffare che coinvolge politica, istituzioni milanesi, associazione dei costruttori, ordini professionali, un sistema di potere fondato sulla commistione tra ruoli pubblici e privati e dalle “porte girevoli” tra ambiti che dovrebbero rappresentare interessi sociali distinti.

E’ da almeno un decennio che cittadine e cittadini, associazioni, alcuni partiti di sinistra, hanno denunciato questa tossica traiettoria di sviluppo completamente ignorati dalle istituzioni.

Una perfetta continuità amministrativa fra centro-destra e centro-sinistra con il consenso degli organi di governo, nazionali e locali, ha deliberatamente smantellato in questi vent’anni ogni controllo pubblico sulle trasformazioni della città, in deroga all’art.3 della Costituzione che prevede “l’effettiva partecipazione dei lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale”, con l’avallo di buona parte del mondo accademico e professionale milanese.

Ogni circostanza è stata buona per estrarre ricchezza senza redistribuzione, Expo(2015), PGT (2012-2019), Scali Ferroviari (2017), San Siro, Olimpiadi (2026), svendita del patrimonio pubblico abitativo: sono queste tutte occasioni nelle quali si è palesato l’obiettivo di messa a profitto di ogni mq del suolo urbano aderendo agli interessi della speculazione a discapito dei bisogni della cittadinanza.

Avere concepito la metropoli come merce significa, per chi ha governato la città, essersi contrapposti agli artt. 41 e 42 della Costituzione secondo i quali l’iniziativa privata è subordinata all’utilità sociale e deve svolgersi senza recare danno alla salute.

Milano è diventata capitale dell’emergenza abitativa (6000 case vuote di proprietà pubblica senza lavori finanziati) e del consumo di suolo (600 ettari consumati negli ultimi 17 anni), carente di verde e infrastrutture pubbliche, con un sistema di mobilità pubblica in evidente affanno, tutto questo nonostante un impetuoso sviluppo immobiliare.

2 miliardi € sono stati sottratti alla città: questo evidenziano le indagini della Procura.

Fermare il “Salva Milano” non risolve la questione urbanistica.

E un semplice rimpasto in Giunta, con nomine di personale politico di scarsa competenza e non estraneo al sistema di governo della città, è solo una operazione di cosmesi. Ci sono gli illeciti per la legge e poi c’è il saccheggio dei territori. Se i primi sono stati, per ora, fermati (di fatto) dalle Procure, sul resto la parola non può che passare attraverso un radicale cambio di passo e assunzione di responsabilità. E il Ddl n.42 sulla Rigenerazione Urbana, depositato in Senato, oltre al Salva-Milano in attesa di approvazione, è un ulteriore assedio al territorio attraverso deregolamentazione e favori fiscali.

Non vogliamo arrenderci all’idea di Milano come città solo per ricchi, votata solo al profitto. Milano ha un’anima e una storia, fatta di giovani, anziani, studenti e lavoratori che vivono a fatica del proprio lavoro e che hanno diritto a case popolari accessibili, ad un servizio di trasporto pubblico efficiente, a impianti sportivi pubblici e non privatizzati, ad un ambiente sano e ricco di natura, in accordo con l’art.9 della Costituzione che “tutela il paesaggio, il patrimonio storico e artistico, l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni”.

Le conseguenze del Salva-Milano ancora in discussione al Senato, riguarderanno tutta l’Italia che non è un paese da sfruttare, è un’infinita miniera di bellezze naturali e culturali, una straordinaria riserva di ricchezze umane e sociali.

Facciamo appello a cittadini e cittadine, ai comitati, alle realtà sociali ed ai partiti a mobilitarsi per un’assemblea cittadina che lanci una manifestazione per costruire un fronte ampio di iniziativa e mobilitazione politica per RIAFFERMARE IL DIRITTO ALLA CITTA’ PUBBLICA

Promuovono

Associazione Parco Piazza D’armi-Le Giardiniere

Associazione “Amici Parco Nord”

Associazione Costituzione Beni comuni aps

Baiamonti verde comune

Che ne sarà di Città Studi

Comitato Bindellina

Comitato cittadini Quartiere Bonola

Comitato Difesa Ambiente zona 5

Comitato la Goccia

Comitato Milanese Acquapubblica

Comitato popolare in difesa del Bosco di via Falck-Milano

Comitato Referendum per San Siro

Comitato via delle Ande – via Venezuela

ForestaMI e poi DimenticaMI

Lambrate-Rubattino Riparte

Forum Nazionale Salviamo il Paesaggio – Difendiamo i Territori

Coordinamento Pro Natura Lombardia e Federazione Nazionale Pro Natura

Aderiscono e partecipano

Civica AmbientaLista

Milano in Comune

Movimento 5 Stelle

Partito Comunista Italiano di Milano

Partito della Rifondazione

Comunista Federazione di Milano

Partito Socialista Italiano

Federazione di Milano

Asia-USB

Cooperativa A Sandro Pertini –

Vanzago

Abitare in via Padova

Rete Per il Diritto All’Abitare

Unione inquilini

Potere al Popolo!

Cdnl – Camera del Non lavoro

Cambiare Rotta

San Siro Città Pubblica

ideeinformazione

Lista in aggiornamento…

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