Pale eoliche Istock

Parco eolico di Scansano. No di agricoltori, sindaci e Regione: “non si può fare energia pulita distruggendo l’ambiente”

Previste 11 pale eoliche alte 200 metri e un cavidotto di 45 km, nei comuni di Scansano e Magliano. Ma tutta la Maremma è assediata, in arrivo 9 impianti con 96 aerogeneratori

di Maria Cariota

Sulle colline tra Scansano e Magliano, in provincia di Grosseto, dove si alternano prati, pascoli, vigneti, uliveti, frutteti, aree coltivate a seminativo e habitat forestali naturali, è prevista la realizzazione di un enorme impianto eolico, composto da 11 aerogeneratori, ognuno con una potenza pari a 7,2 MW e distribuiti in modo lineare da Sud-Est a Nord-Ovest lungo una linea di circa 11 km. Gli aerogeneratori saranno collegati tramite un cavidotto di circa 45 km alla nuova sottostazione, posta a Sud-Ovest. Le dimensioni sono impressionanti: le turbine eoliche presenteranno una lunghezza della pala di 84 m, un’altezza al mozzo pari a 114 m ed un’altezza al top della pala pari a 200 m.

Vigneti del Morellino di Scansano – Ph iStock

Il progetto proposto da Gruppo Visconti Scansano Srl di Milano è attualmente in fase di Valutazione d’Impatto Ambientale presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. È da poco scaduto il termine per la trasmissione dei contributi dal pubblico e sono più di 150 le osservazioni presentate da associazioni, enti locali, aziende agricole e proprietari.

Le associazioni degli agricoltori e le istituzioni contestano il progetto

Il territorio ha cominciato a mobilitarsi alla comparsa delle prime notizie sulla trasformazione, creando da subito un fronte comune tra cittadini, agricoltori, sindaci e Regione Toscana.

Coldiretti è stata la prima associazione a denunciare i rischi per l’agricoltura e il paesaggio. Secondo Simone Castelli, presidente di Coldiretti Grosseto, “il Parco eolico di Scansano, se dovesse essere autorizzato, sorgerebbe in una della aree a più alta densità di agriturismi d’Italia (sono 120 quelle nate in questi anni, nei due comuni) e densamente agricola dove operano 1.500 aziende. Questo progetto, così come gli altri, rischiano di riportare all’anno zero il turismo rurale. Siamo pronti a scendere in piazza per far sentire la voce della campagna” (comunicato Coldiretti del 27 gennaio scorso).

Opere del progetto (Relazione Studio Impatto
Ambientale Gruppo Visconti Scansano Srl)

Si dichiarano contrarie anche Confagricoltura e la Confederazione Italiana Agricoltori. Attilio Tocchi, presidente di Confagricoltura Grosseto, sottolinea il danno economico che subirebbero le realtà del territorio: “Le attività economiche occupano ora circa 4.700 lavoratori, tra stagionali e fissi, per un totale di oltre 111mila ore lavorative. La ricaduta occupazionale di minimo 15 dipendenti, che impone il bando del Pnrr –PNniec – è ben poca cosa rispetto a mettere a rischio l’intero comparto agricolo che vale 4.700 lavoratori e con retribuzioni per 18 milioni di euro. Ergo, il gioco non vale davvero la candela”. Tocchi aggiunge: “Sono aree in cui manca il vento necessario al massimo rendimento degli aerogeneratori. Il calcolo della produzione annua di energia elettrica ipotizzato da chi vuole realizzare il parco è del tutto irreale”.

Bernardo Guicciardini Calamai, presidente del Consorzio del Morellino di Scansano, fa notare che verrebbero coinvolti vigneti, vecchi e nuovi. “La creazione di infrastrutture e un impianto elettrico di 45 chilometri, attraverserebbe il cuore della denominazione tagliandola in due, da Orbetello a Grosseto. A questo va aggiunto che intaccherebbe il valore fondiario delle aziende stesse, che per via degli impianti delle pale eoliche verrebbe quasi azzerato. In più sarebbero previsti degli espropri con un rimborso bassissimo”.

Il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, ha avviato un percorso di confronto con il Ministero dell’Ambiente, incontrando il 4 febbraio a Roma il sottosegretario Claudio Barbaro.

Nell’ambito della conferenza stampa dell’8 febbraio, a cui erano presenti i sindaci dei comuni coinvolti e le associazioni agricole, è stata ribadita con forza la contrarietà degli enti locali. Vivarelli Colonna afferma: “Non si può fare energia verde, pulita, andando a distruggere l’ambiente. L’impianto è così imponente che potrebbe avere ripercussioni sull’operato di tradizioni e attività che, da anni, hanno reso il territorio noto a livello internazionale”.

Particolare della pala
(Relazione Studio Impatto Ambientale Gruppo Visconti Scansano Srl)

Mi fa piacere non essere sola in questa battaglia – ha ricordato Maria Bice Ginesi, sindaco di ScansanoIl progetto è carente di molti aspetti, ad esempio l’impatto acustico è stato registrato in maniera grossolana. Noi abbiamo già un parco eolico che produce più del doppio dell’energia che consumiamo, direi che abbiamo dato” (si riferisce al Parco eolico dei Poggi Alti, già costruito nei pressi dell’abitato di Murci).

Il sindaco di Magliano, Gabriele Fusini, ha commentato: “A oggi manca il parere del Ministero, che può allinearsi con i territori e dire no oppure può dare la concessione. Nel secondo caso avremmo l’appoggio della Regione per ricorso al Tar e Consiglio di Stato”.

Si schiera anche Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana: “Ho rassicurato i sindaci su una posizione netta e forte della regione Toscana di contrarietà ai progetti di pale eoliche in questa area della Maremma. Andrò personalmente dal ministro Pichetto Fratin, per esprimere e consegnare il nostro parere estremamente negativo”.

I danni all’ambiente e alle aziende, gli espropri e i rischi per la salute preoccupano i cittadini

Anche i cittadini si sono organizzati, con la trasmissione delle osservazioni nel procedimento amministrativo, l’invio di una lettera al Ministero, l’organizzazione di incontri pubblici e una raccolta firme on line. “Se la realizzazione del parco eolico Scansano dovesse procedere seguirebbero degli espropri e noi saremmo coinvolti”, hanno affermato alcuni cittadini presentando la lettera al Mase. “La Maremma attira sempre più visitatori, che ne apprezzano proprio l’aspetto naturale, la tranquillità, i silenzi, i panorami, i prodotti agricoli di eccellenza, e la frequentano, specialmente nelle campagne, nei tanti agriturismi che ormai la costellano. Inoltre gli aerogeneratori producono vibrazioni e rumorosità accentuate causando disturbi relativi al sonno, stress, e problematiche psicologiche”.

In questi giorni alcune associazioni ambientaliste (Wwf, Tess Transizione energetica senza speculazione, Italia Nostra, Amici della Terra e Maremma Viva) hanno sollevato dubbi sulla credibilità del Gruppo Visconti Scansano Srl, invitando le istituzioni ad indagare maggiormente sulla società proponente; questa infatti ha presentato enormi e costosi progetti in Toscana, nonostante abbia un capitale sociale di poche migliaia di euro.  

Consumo di suolo per il plinto di fondazione (foto dalla Relazione Studio Impatto Ambientale Gruppo Visconti Scansano Srl)

Tutta la Maremma assediata da nuovi impianti e il rischio della Legge Regionale aree idonee

Intanto tutta la Maremma è assediata dai parchi eolici. Sono state chieste concessioni per nove impianti, per un totale di 96 aerogeneratori, nei comuni di Orbetello, Pitigliano, Manciano e Sorano.

E a preoccupare è anche il testo di Legge Regionale sulle aree idonee per le fonti rinnovabili, approvato dalla Giunta il 2 dicembre 2024. Secondo l’avvocato Aldo Lorenzo Peronaci, di Italia NostraSe verrà approvata così come proposta, la Legge decreterà la trasformazione paesaggistica e ambientale dell’intera Maremma grossetana in distese di “parchi” eolici e agrivoltaici. Il testo prevede infatti che quest’area contribuisca con 146,3 km2 al fabbisogno regionale di rinnovabili. Sarebbe una resa incondizionata alla speculazione delle rinnovabili”.

Segui il gruppo facebook NO al parco eolico di Scansano

2 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *