Dal 30 maggio al 30 novembre è possibile votare i propri luoghi del cuore nel censimento nazionale promosso dal FAI e Intesa Sanpaolo.
“Luoghi del cuore” è un modo di dire entrato ormai nel lessico comune e utilizzato abitualmente per indicare luoghi unici, una mappa variegata e sorprendente formata da siti per noi speciali perché legati alla nostra identità e alla nostra memoria. Piccoli o grandi, famosi o sconosciuti, questi luoghi ci emozionano e raccontano la nostra storia personale: un sogno, una scoperta, una gioia, un rifugio. Vederli in stato di degrado o di abbandono, senza la cura necessaria a proteggerli o un’adeguata valorizzazione per farli conoscere, ci rattrista, ci ferisce ma ci fa anche impegnare e lottare per offrirgli un futuro.
Ora torna l’opportunità che tanti italiani aspettano per dare concretezza a questo impegno e dare voce alle loro richieste e ai loro desideri. Grazie alla 9ª edizione de I Luoghi del Cuore, il censimento nazionale dei luoghi da non dimenticare promosso dal FAI in collaborazione con Intesa Sanpaolo che si svolgerà dal 30 maggio al 30 novembre 2018, sarà nuovamente possibile partecipare a salvare e a far conoscere ciò che amiamo.
I risultati ottenuti in sedici anni di progetto sono straordinari, a dimostrazione della sua valenza sociale e di come il FAI venga percepito come un interlocutore, a volte l’unico, a cui rivolgersi con fiducia e speranza per chiedere azioni concrete. Votare i propri luoghi del cuore è dunque un grande gesto d’amore, individuale e collettivo; uno strumento semplice e diretto per accendere i riflettori dell’opinione pubblica su luoghi d’arte e natura bisognosi di cure e che, come un termometro, dà la misura del forte legame – che ci auguriamo possa continuare a crescere – tra la popolazione e il proprio patrimonio. Un servizio prezioso che FAI e Intesa Sanpaolo offrono alla nazione e che chiunque può usare per far sentire la propria voce senza intermediari.
Dal 2003 – anno della prima edizione – a oggi grazie alla partnership con Intesa Sanpaolo il FAI ha sostenuto e promosso progetti di recupero e valorizzazione a favore di 92 luoghi d’arte e di natura in 17 regioni. Oltre 5 milioni (di cui 1,5 milioni nell’ultima edizione del 2016) i voti ricevuti dalla Fondazione per più di 35.000 luoghi dalle tipologie più varie in circa 6.000 comuni in tutta Italia (il 75% del totale), alcuni segnalati da una sola persona, altri riconosciuti importanti a tal punto da spingere decine di migliaia di cittadini a “unire le forze” per regalargli la possibilità di una nuova “vita”. Solo nel 2016 si sono attivati 316 comitati spontanei e 209 luoghi hanno ottenuto oltre 1.000 segnalazioni.
E sono già oltre 100 i comitati e i Comuni che nei primi mesi di quest’anno hanno preso contatto con il FAI per prepararsi a raccogliere voti. Come sempre, le loro storie sono diverse tra loro e testimoniano l’eterogeneità della situazione italiana. Ci sono piccoli beni che rivestono un valore speciale per la loro comunità, come le “Marginette” – ovvero i tabernacoli votivi – di Capannoli (PI); aree naturalistiche bisognose di tutela, come l’isolotto di Vivara a Procida (NA); grandi edifici il cui recupero è reso difficile dalla carenza di fondi e dalla necessità di attribuirgli una nuova destinazione d’uso, come l’ex carcere di Sant’Agata a Bergamo; o ancora beni feriti dal terremoto, come la chiesetta di San Salvatore a Campi di Norcia (PG), in parte crollata nel sisma del 2016, che verrà votata da un’ampia rete di partner, tra cui la stessa Soprintendenza e i restauratori.
Nel 2018 il bene che avrà ottenuto più segnalazioni riceverà un contributo di 50.000 euro, il secondo classificato 40.000 euro e il terzo 30.000 euro. È previsto anche lo stanziamento aggiuntivo di 5.000 euro per i luoghi che supereranno i 50.000 voti, mentre il luogo che raccoglierà più voti nelle filiali Intesa Sanpaolo e avrà raggiunto almeno 2.000 segnalazioni beneficerà di un contributo di 5.000 euro. In tutti i casi, per poter attingere ai fondi, gli enti proprietari dei beni dovranno sottoporre al FAI un progetto specifico.
FAI e Intesa Sanpaolo, dopo la pubblicazione dei risultati, lanceranno inoltre un bando per la selezione degli interventi in base al quale i referenti dei “luoghi del cuore” che riceveranno almeno 2.000 voti potranno presentare alla Fondazione una richiesta di restauro, valorizzazione o istruttoria sulla base di specifici progetti d’azione. Una commissione, di cui fanno parte i Segretariati regionali del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, valuterà le domande e selezionerà i luoghi idonei a un intervento.
La forza de I Luoghi del Cuore non si ferma qui: grazie alla sensibilizzazione di popolazione e media, in molti casi la partecipazione al censimento ha dato risonanza alle richieste dei cittadini, creando un prezioso collegamento con istituzioni e associazioni locali. Le collaborazioni virtuose scaturite hanno permesso la rinascita di beni a rischio degrado, abbandono o scomparsa attraverso lo stanziamento di altri fondi o la realizzazione di interventi a favore di una maggiore fruibilità dei luoghi. Ne è un esempio la Certosa di Calci (PI), uno dei monasteri più importanti d’Italia, 2ª classificata nel 2014 con 92.259 voti, il cui Chiostro Piccolo è stato restaurato grazie al contributo I Luoghi del Cuore di 50.000 euro. La grande mobilitazione registrata al censimento ha favorito lo stanziamento, da parte del MiBACT, di due finanziamenti successivi per un totale di oltre 3 milioni di euro, destinati al fondamentale recupero delle coperture del complesso. E altri fondi sono arrivati al vicino Convento di Sant’Agostino, con quello che localmente chiamano ormai “l’effetto Calci”: l’attenzione portata alla Certosa va a beneficio dell’intero territorio. E ancora, la Tomba degli Scudi, nel sito Unesco di Tarquinia (VT), da decenni chiusa e 63ª classificata nel 2014 con 5.681 voti: grazie a “I Luoghi del Cuore” gli importanti affreschi che custodisce sono stati restaurati e la tomba stessa viene aperta periodicamente al pubblico dalla Delegazione FAI di Viterbo grazie a un accordo con il MiBACT.
Le novità di questa edizione
Quest’anno il progetto vede alcune importanti novità. Particolare attenzione è riservata ai “luoghi d’acqua”, in accordo con la campagna #salvalacqua che il FAI sta promuovendo attraverso una serie di iniziative volte ad aumentare la sensibilità dei cittadini sul valore di questa preziosa ma sempre più scarsa risorsa. Viene creata una classifica dedicata, con un premio fino a 20.000 euro per il bene vincitore, che riunirà i luoghi quali cisterne storiche, dighe, mulini e canali.
Nasce un progetto pilota con la Regione Puglia, da sempre tra le più attive al censimento: le scuole pugliesi che raccoglieranno almeno 2.000 voti a favore di un luogo del territorio, potranno candidare un progetto di valorizzazione a esso legato, partecipando a un bando che la Regione lancerà nei prossimi mesi. Si vuole così dare impulso a un nuovo modello di fruizione partecipata del patrimonio sin dall’età scolare, che coinvolga le comunità educanti partendo dal concetto di tutela attiva promosso da I Luoghi del Cuore.
Viene completamente rinnovato il sito http://www.iluoghidelcuore.it con tante nuove funzionalità che permettono di votare in un click e di condividere la segnalazione attraverso i social network. E’ stata potenziata l’area riservata ai comitati che possono registrarsi per promuovere e comunicare l’attività di raccolta voti, scaricare materiale personalizzato, inserire notizie, aggiornare le condizioni del luogo segnalato e postare foto.
https://www.fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/i-luoghi-del-cuore/