A cura del Comitato Dora Spina Tre.
“Richiediamo quanto previsto nelle prescrizioni di vendita: almeno uno spazio sia riservato a fini di quartiere“. Lo chiedono i cittadini del Comitato Dora Spina Tre agli Assessori all’Urbanistica e al Bilancio del Comune di Torino.
Ecco il testo della loro lettera:
Sono recentemente comparse sulle pagine di alcuni quotidiani notizie che danno per prossima la vendita dell’edificio comunale in oggetto.
Un edificio che, come da tempo sostenuto dal nostro Comitato di cittadini, avrebbe potuto diventare, per le sue dimensioni e per la sua storia industriale, un’importante risorsa per il nuovo quartiere: il nostro Comitato, ad esempio, lo indicò come uno dei luoghi dove poter realizzare la biblioteca / luogo di aggregazione culturale di Spina 3 che riteniamo necessaria nel quartiere.
L’ex Paracchi non è dunque solamente un problema di alienazione a fini bilanciali e di una quanto mai necessaria bonifica e ristrutturazione dell’edificio ma anche della sua destinazione: ricordiamo nuovamente che la stessa documentazione allegata al bando di vendita precisa, tra le vincolanti prescrizioni ministeriali (decreto 102/2015) che autorizzano l’alienazione dell’edificio, che “in considerazione della situazione conseguente alle precedenti destinazioni d’uso, dovrà essere garantita, particolarmente in occasioni finalizzate alla conoscenza del territorio, la pubblica fruizione del bene“.
La nostra interpretazione di quanto sopra chiaramente descritto (lo si evince dall’utilizzo del termine “particolarmente” e non “esclusivamente”) continua ad essere che una parte dell’edificio, non solamente in occasione delle, supponiamo, rare visite culturali, debba essere destinata a fini sociali di quartiere. Richiediamo dunque all’Amministrazione comunale di inserire tale vincolo nel contratto di vendita. Se ciò non si verificherà, la vendita dell’ex Paracchi, che peraltro risulterebbe avvenire a prezzi di saldo di fine stagione, rappresenterebbe un perdita per la collettività.