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Registrato un nuovo aumento di temperatura in Italia nell’ultimo anno: + 1.71°C rispetto alla media annuale, +1.58 °C per la minima giornaliera. Tra il 27 e il 30 ottobre dello scorso anno l’Italia è stata attraversata da un evento estremo di straordinaria intensità: il ciclone Vaia ha investito gran parte del territorio con venti di straordinaria intensità fino a 120 km/h e raffiche a 200 km/h.
Sono questi alcuni dei dati contenuti nel nuovo Rapporto SNPA “Gli Indicatori del Clima in Italia nel 2018” disponibile online sul sito dell’Ispra.
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Il Rapporto illustra l’andamento del clima nel corso del 2018 e aggiorna la stima delle variazioni climatiche negli ultimi decenni in Italia. Si basa su una grande mole di dati e indicatori climatici, derivati in gran parte dal Sistema nazionale per la raccolta, l’elaborazione e la diffusione di dati Climatologici di Interesse Ambientale (SCIA, http://www.scia.isprambiente.it), realizzato dall’Ispra in collaborazione con gli organismi titolari delle principali reti di osservazione presenti in Italia. Le informazioni di sintesi sono poi trasmesse all’Organizzazione Meteorologica Mondiale e contribuiscono a comporre il quadro conoscitivo sullo stato e sull’evoluzione del clima a scala globale.
Tutti i mesi dell’anno – ad eccezione di febbraio e marzo – sono stati più caldi della norma, con punte di anomalia positiva nel mese di aprile al Centro (+3.74 °C) e al Nord (+3.69 °C). Il 2018 è stato il 28° anno consecutivo con anomalia positiva e quattro dei cinque valori più elevati di temperatura media sono stati registrati negli ultimi cinque anni: oltre al 2018, nell’ordine il 2015, 2014 e 2016, con anomalie comprese tra +1.34 e +1.60°C.
Nel 2018 precipitazioni in media moderatamente superiori ai valori climatologici normali. L’andamento nel corso dell’anno è stato tuttavia piuttosto altalenante e mesi molto piovosi si sono alternati ad altri più secchi. Marzo, maggio e ottobre sono stati caratterizzati da piogge abbondanti, estese a tutto il territorio nazionale, mentre ad aprile, settembre e soprattutto dicembre le piogge sono stati scarse in tutte le regioni. Con un’anomalia di precipitazione cumulata media in Italia di +18% circa, il 2018 si colloca all’8° posto tra gli anni più piovosi della serie dal 1961. Le precipitazioni sono state superiori alla norma soprattutto al Meridione e sulle Isole, dove l’anomalia annuale del 2018 (+29%) risulta essere la terza più elevata di tutta la serie. Non sono mancati eventi di precipitazione intensa, di durata più o meno breve. I valori più elevati di precipitazione giornaliera sono stati registrati il 27 ottobre in Liguria e il 28 ottobre in Friuli Venezia Giulia, dove sono state registrate precipitazioni cumulate comprese tra 300 e 400 mm, con un massimo di 406 mm.