L’eurodeputato Andrea Zanoni presenta un’interrogazione alla Commissione europea: vaste aree della regione, soprattutto costiere, rischiano di sprofondare anche a causa delle numerose attività di estrazione di idrocarburi.
“L’Ue salvi l’Emilia Romagna dall’ingordigia delle aziende estrattive. I dati ARPA parlano chiaro: No a nuove concessioni”
“L’Ue salvi dallo sprofondamento l’Emilia Romagna che la smisurata attività di ricerca ed estrazione di idrocarburi dal sottosuolo rischia di aggravare”. Lo chiede con un’interrogazione parlamentare Andrea Zanoni, eurodeputato ALDE e membro della commissione ENVI Ambiente, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo.
“A rischio soprattutto la fascia costiera che negli ultimi 55 anni si è abbassata di 70 centimetri a Rimini e di oltre un metro a Cesenatico (FC). Senza dimenticare che questo fenomeno aumenta la vulnerabilità degli edifici e incrementa i danni in caso di terremoti come nella primavera del 2012”.
Zanoni denuncia in Europa le ulteriori 12 recenti richieste di permesso di ricerca ed estrazione di idrocarburi presentate alla Regione Emilia-Romagna che andrebbero ad aggiungersi alle attuali 35 e alle 37 concessioni di coltivazione già attive.
“Come denuncia Legambiente, qualora anche quest’ultime venissero autorizzate, oltre metà del territorio regionale sarebbe interessata dallo svolgimento di tali attività con conseguente intensificazione del già grave fenomeno della subsidenza, ovvero l’abbassamento di porzioni più o meno ampie di terreno dovuto in questo caso all’estrazione di sostanze fluide o solide dal sottosuolo”.
“Ho chiesto alla Commissione europea se l’attuale situazione territoriale dell’Emilia Romagna, anche alla luce della sismicità dell’area, non sconsigli ulteriori attività nel sottosuolo e se esistono studi internazionali sull’argomento – conclude Zanoni – Non possiamo permettere che un territorio pregevole come l’Emilia Romagna e le sue coste sprofondino sotto il peso degli interessi delle aziende estrattive”.
NOTE
La “subsidenza” consiste nel fenomeno di abbassamento di porzioni più o meno ampie di terreno, da attribuirsi al costipamento naturale sotto l’azione di carichi, o, talora, all’attività dell’uomo rivolta all’estrazione di sostanze fluide o solide dal sottosuolo (per es. di ingenti quantità di acqua da falde freatiche, di prodotti petroliferi e di minerali). La subsidenza, pur trattandosi di diverso fenomeno geologico, può tuttavia essere uno dei fattori che aumentano la vulnerabilità degli edifici causando il cedimento dei terreni di fondazione, incrementando i danni in occasione di terremoti.
Tra le possibili conseguenze ambientali di tali interventi denunciate nel “Dossier idrocarburi in Emilia Romagna” di Legambiente vi è il rischio di intensificazione del fenomeno della subsidenza che già caratterizza l’area: i dati dei monitoraggi effettuati da ARPA (Agenzia regionale per la Prevenzione e l’Ambiente) Emilia-Romagna evidenziano
come il fenomeno sia più significativo sulla fascia costiera, che negli ultimi 55 anni si è abbassata di 70 cm a Rimini e di oltre un metro a Cesenatico (FC). Una vasta porzione della provincia di Bologna (circa 600 km²) è caratterizzata da abbassamenti medi intorno a 20 millimetri annui, con zone di massimo sprofondamento (oltre 3 centimetri annui).
Secondo ricerche dell’Università degli Studi di Padova, la subsidenza nell’arco temporale 1983-2008 ha raggiunto i 50 centimetri nella zona meridionale del Delta del Po.
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IL RICORSO
Pubblichiamo anche il ricorso del geologo Luciano Baruzzi contro le trivellazioni nell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna e contro il deposito di metano nei giacimenti esauriti.
Leggi il ricorso (file pdf, 79 kb) >
Perché non smettete di scrivere commenti basati sul sentito dire e su Wikipedia (dove chiunque può scrivere le peggiori stupidaggini) e cominciate invece a informarvi seriamente? State scrivendo una marea di inesattezze, esagerazioni e assurdità che fanno impallidire. Siete strumentalizzati, poco informati e fuorviati. Usate il cervello.
E’ un discorso molto importante sia per quanto riguarda le trivellazioni e anche se non conesso con il fenomeno della “subsidenza”, il discorso della crreazione dei depositi sotteranei di gas che in un terrritorio che come si è visto vulnerabile dal punto di vista sismico possono essere ugualmente un fenomeno grave.
Vorrei dire, che il lavoro che sta facendo l’ eurodeputato Zanoni sui temi ambientali e sul tema della protezione della fauna è veramente ottimo.
i Problemi non si limitano solo all’abbassamento del suolo che gia’ di per se’ e grave Ma con le nuove tecniche di perforazione Fracking Aumentano anche rischi di contaminazione aria ( GAS Radon ) suolo ( Solventi Tossici ) ,faglie ( isotopi radioattivi ) , terremoti ( in aree gia’ fortemente provate, e disastri idrogeologici.
Tutto questo spesso in Aree Alluvionali o a rischio.
Ricordo che il metodo di estrazione idrocarburi o gas col metodo Fracking e’ vietato in tutto il suolo francese , Germanico e pare anche su suolo polacco vedi Wikipedia.
innoltre non si tratta di sfruttare giagimenti di gas ( Gia’ di per se’ estremamente dannoso per territorio e incolumita’ abitanti )
ma di estrarre gas da fanghi in profondita’ usando liquidi altamente inquinanti per ammorbidire le malte. Innoltre vengono immessi nel terreno altre sostanze abrasive tipo ceramiche sabbie ecc. e sempre da informazioni on line pare che si usi per trovare le fonti anche isotopi radioattivi. e in alcuni casi e’ stato usato uranio inpoverito per frantumare le rocce in profondita’.
Io ho sotto gli occhi uno di questi scempi e vi parlo dell’estrazione gas tra Copparo e Formignana ( FE ) Denominato come progetto Gradizza 1
Il che come gia’ scritto su altri forum da da pensare ad eventuali gradizza 2,3, ecc.
Il progetto doveva essere solo di ricerca ma non di estrazione del gas
ma dopo aver smantellato tutto e dopo un periodo di inattivita’ ora ricominciano si vedono fiamme e’ c’e un strano movimento di mezzi specialmente in orari notturni.
Perche’ i sindaci dopo essersi dichiarati contrari Tacciono ?
perche’ Tutto questo continua nonostante la bonifica si sia dichiarata contraria?
perche’ Dobbiamo Crepare noi perche’ qualcuno intaschi soldi?
non Basta Mirandola , o quello che e’ successo in sardegna, o a genova o a Firenze ? di quanti morti c’e bisogno ancora prima di fermare tutto cio?
eppoi perche’ opere di questa portata debbono essere decise sempre da pochi eletti senza tenere in alcun conto il dissenso della popolazione?
e’ ora che chi Firma per la realizzazione di questi scempi si prenda anche la responsabilita’ e in caso di disastri “Paghi” e che non succeda come al solito che poi non esistono responsabili.
Con questa mia intendo chiedere ad associazioni a singoli o a chiunque abbia potere di Fermare Questo Scempio in tutto il territorio Prima che sia tardi , Ridando cosi’ speranza a chi verra’.
Che questo governo deve fare due cose fondamentali:sancire una volta per tutte che le energie rinnovabili sono il presente e il futuro, ovviamente con una legge apposita, in cui si disincentivino (sanno bene come fare, se lo vogliono) le attività dannose per l’ambiente, e al contrario si incentivino quelle a favore; eliminare la pantagruelica abbuffata di leggi e leggine che rendono impossibile districarsi nella giungla burocratica e sull’esempio di paesi civili come la germania, ridurle a quelle indispensabili, chiare, sintetiche e veloci!
Siamo troppo avidi e arroganti nei confronti della Terra, la nostra casa: la stiamo distruggendo per AVERE qualcosa che ci sarà irrimediabilmente tolto!
SPERIAMO CHE VENGA DECRETATA DALL’UNIONE EUROPEA UNA GENERALE MORATORIA DELLE TRIVELLAZIONI DA RECEPIRE OBBLIGATORIAMENTE NEI SINGOLI STATI.