Invaso pieno, danni all’impianto e ai canali, erosione di sponde, crolli e frane delle opere realizzate. A rischio la sicurezza e l’incolumità delle popolazioni della Piana Fiorentina.
Il sindaco di Signa, dopo le straordinarie e intense piogge di questi ultimi giorni ha visitato i Renai un’area di pregio, interessata da un forte dissesto idrogeologico e “….lancia l’allarme per tutta la piana fiorentina….”.
Il sopralluogo effettuato dal Sindaco ha cui ha partecipato anche il commissario del Consorzio di Bonifica rivela che allo stato attuale “…l’invaso è pieno e i danni sono enormi all’impianto della Viaccia e al canale delle acque basse…” una situazione delicata, complessa che non richiede esitazioni di sorta per la messa in sicurezza idraulica dell’intero territorio.
Gli interventi previsti – 10 anni fa – e mai realizzati ovvero le famose casse di espansione, le quali saranno pronte forse fra 2 anni e mezzo, non sono sufficienti c’è bisogno di un intervento urgente che non può essere solo quello della cassa di espansione.
La forte compromissione dell’area dei Renai parla da sola “…è stata completamente sommersa dalle acque la Goricina (canale emissario della Viaccia che drena le acque basse della piana in riva destra d’Arno). Dopo il passaggio del colmo di piena dell’Arno, i livelli del canale emissario si sono abbassati, a differenza di quelli dell’area di laminazione dei Renai rimasti più alti a causa di una maggiore”inerzia”. Ciò ha prodotto il moto inverso, dai Renai verso la Goricina che ha causato erosioni alle sponde. Risultano danneggiate o franate lastre di calcestruzzo per 670 metri di sponda, lungo la Goricina e franate larghe parti delle sponde. A rischio c’è il deflusso delle acque basse provenienti dai 3000 ettari di bacino che vanno dal Terzolle alla Marina. Il danno è stimato sui 2 milioni di euro…”.
Per questa situazione è stato richiesto lo stato di calamità e servono al più presto finanziamenti. Se dovesse piovere ancora come fra il 10 e 1’11 febbraio sarebbero a rischio le popolazioni di Campi, Signa, Brozzi, Peretola e Novoli, ricordiamo che ai Renai sono “…entrati 10 milioni di metri cubi d’acqua che hanno salvato la città ma hanno fatto un disastro…”.
E su quel disastro occorre ora intervenire.
Il Gruppo Provinciale di Rifondazione Comunista da tempo impegnato per la realizzazione delle opere necessarie alla messa in sicurezza idraulica dei Renai , così come sugli assetti definitivi dello stesso parco, in relazione alla situazione di forte dissesto idrogeologico in cui si trova i Renai a seguito delle ultime piogge e alla mancata realizzazione delle “famose” casse di espansione e a fronte dell’appello lanciato dal Sindaco di Signa a tutte le istituzioni affinché si intervenga rapidamente sull’invaso fortemente compromesso al punto tale che risultano essere a rischio le popolazioni della Piana fiorentina chiede al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire dettagliatamente sulla situazione in essere ai Renai, sui canali, sulle sponde, sulle frane e cedimenti di opere. Altresì chiediamo di sapere la situazione in essere relativa al deflusso delle acque, quali sono le attività di messa in sicurezza idraulica in corso, l’entità dei danni e gli interventi di cui necessita l’area.
Quali competenze ha la Provincia di Firenze per gli aspetti di salvaguardia e tutela del patrimonio idrogeologico, di difesa del suolo e di messa in sicurezza ai Renai?
Quali atti intende rispondere all’appello del Sindaco di Signa, unitamente agli altri Enti, per scongiurare eventuali calamità per la popolazione?
A che punto siamo per la realizzazione delle casse di espansione e quali sono i tempi previsti?
Andrea Calò
Lorenzo Verdi
Penso che il reticolo dei corsi d’acqua, fossi e torrenti nella Piana Fiorentina subiranno, con la costruzione del nuovo aeroporto di Firenze, modifiche che pregiudicheranno ancora di più l’instabilità idrogeologica esistente.
Campinoaeroporto@gmail.com