Cesena – www.salviamoilpaesaggio.it http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog Forum italiano dei movimenti per la difesa del paesaggio e lo stop al consumo di suolo Tue, 14 Jan 2014 22:18:01 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.2.6 http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/wp-content/uploads/2011/08/cropped-logo_salviamoilpaesaggio-32x32.jpg Cesena – www.salviamoilpaesaggio.it http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog 32 32 Cesena: stop al consumo di suolo? Solo a parole! http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2014/01/cesena-stop-al-consumo-di-suolo-solo-a-parole/ http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2014/01/cesena-stop-al-consumo-di-suolo-solo-a-parole/#comments Tue, 14 Jan 2014 22:18:01 +0000 http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/?p=8995 cesena

Il Movimento “Cesena SìAmo Noi – Tutela dei Beni Comuni” afferma che, nonostante i proclami del Sindaco per il consumo zero di territorio, vengono approvati nuovi insediamenti produttivi che consumeranno aree agricole (già in pericolo per il passaggio della nuova autostrada Cesena-Mestre e per la possibile realizzazione di un nuovo stadio).

Ecco il comunicato di “Cesena SìAmo Noi”:

CESENA CEMENTO ZERO: LE BUGIE DEL SINDACO PAOLO LUCCHI SONO PLATEALI.

Con “Carta Bianca”, la due giorni di coinvolgimento della cittadinanza sull’urbanistica del 24 e 25 maggio scorso, il sindaco Paolo Lucchi del PD annunciava in pompa magna lo “stop al consumo del territorio”, una rivoluzione politica, una svolta sulle politiche urbanistiche: affermava in maniera ipocrita che sarebbe stata realizzata una “Cesena a consumo zero di nuovo territorio; fermeremo ogni ulteriore pressione urbanistica nel territorio rurale, rilanceremo solo le politiche di riqualificazione e di rigenerazione urbana”. Tali proposte sono poi state rilanciate dal sindaco in persona in tutti e 12 i Quartieri cesenati.

Le bugie plateali del sindaco Paolo Lucchi del PD vengono subito al pettine: sono state approvate recentemente dalla Giunta due importanti delibere (la n. 360 e la 361 del 12.11.2013) che riguardano l’insediamento in pieno territorio rurale di due aziende produttive con circa 100.000 mq di terreno agricolo da cementificare (Jolly Service Logistica a Torre del Moro, nuovo insediamento da realizzare fra l’E45 e la ferrovia, e Gobbi Frutta a Villa Calabra, nuova lottizzazione tra il Canale Emiliano Romagnolo, via Violone di Gattolino e via Calabria), due accordi coi privati – la solita urbanistica contrattata ad hoc al di fuori di una seria programmazione – di nuovo cemento in zona agricola.

Sarebbe stato al contrario intelligente ed innovativo – per queste due aziende produttive – un progetto di serio riutilizzo dei tanti capannoni vuoti (in città sono circa 80 i capannoni inutilizzati).

Il sindaco Lucchi non può fare diversamente: è legato alle lobby del cemento; ricordiamo il suo fondamentale appoggio ai 135 km di nuova autostrada Cesena-Mestre su terreni vergini e agricoli; il sindaco intende proporre nel nuovo PSC – Piano Strutturale Comunale – la realizzazione del nuovo stadio a Pievesestina in zona agricola (occasione di nuovi investimenti immobiliare con immobiliaristi per costruire una bolla speculativa da 100 milioni di euro in area agricola ora non edificabile, prevedendo la costruzione di infrastrutture polifunzionali per attività sportive, alberghiere, turistico-ricettive e poi sicuramente residenziali e commerciali), per non parlare poi della folle idea di trasferimento dell’Ospedale in area agricola.

Cesena comunque si sta risvegliando: un risveglio collettivo delle coscienze, un risveglio culturale di cittadini attivi, fortemente motivati a difendere il proprio territorio, per cercare di impedire nuove ferite all’ambiente e al paesaggio, per cercare di diffondere una idea diversa di comunità e di modernità. E questo risveglio contrasterà con forza la politica doppiogiochista del sindaco Lucchi.

Davide Fabbri
“Cesena SìAmo Noi – Tutela dei Beni Comuni”

]]>
http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2014/01/cesena-stop-al-consumo-di-suolo-solo-a-parole/feed/ 3
5 referendum a Cesena: una svolta nelle politiche urbanistiche e ambientali? http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2012/12/5-referendum-a-cesena-una-svolta-nelle-politiche-urbanistiche-e-ambientali/ http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2012/12/5-referendum-a-cesena-una-svolta-nelle-politiche-urbanistiche-e-ambientali/#comments Thu, 06 Dec 2012 20:40:00 +0000 http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/?p=6997

Il comitato Civico “Cesena Bene Comune” lancia idee e proposte culturali per una “scossa” alla politica locale, per contrastare “un avvilente decadimento della politica locale, per dare valore a parole importanti come “partecipazione” e “trasparenza” nelle scelte del governo del territorio.

Come ha dimostrato l’ultima ondata referendaria nazionale, la cittadinanza è certamente pronta e attenta a riappropriarsi di strumenti di democrazia partecipativa e a ricondurre la politica alla reale rappresentanza degli interessi comuni”.

Cesena, novembre 2012 – Il comitato di cittadini ‘Cesena Bene Comune’ ha lanciato la sua sfida alle istituzioni locali con l’ambizioso progetto di permettere alla popolazione di prendere autonomamente decisioni riguardo la gestione del proprio territorio.

Cinque referendum consultivi su temi importantissimi per il territorio che parevano destinati a infrangersi contro le regole comunali sono stati ammessi, dopo essere stati riformulati in base alle indicazioni date dalla Commissione per l’esame delle proposte di referendum comunali.

Obiettivo dei promotori è di dare una “scossa” alla politica locale, per dare valore a parole importanti come “partecipazione”, “democrazia” e “trasparenza” nelle scelte del governo del territorio.

Il contenuto della battaglia del comitato è chiaramente espresso sul volantino che invita la cittadinanza a assumere il proprio ruolo sulla gestione della “cosa pubblica”. L’indizione di Referendum su politiche urbanistiche, ambientali, e culturali è motivo di riconoscimento dell’importanza della democrazia partecipativa per incrementare la qualità e l’equità delle scelte operate dagli organi rappresentativi. I Referendum locali sono pensati per dare una ventata di energia positiva alla città, per allargare gli spazi della democrazia, per risollevare le coscienze e mobilitare cittadini non rassegnati, appassionati, indignati, attivi.

Referendum n° 1 – CONSUMO DI SUOLO

Il primo referendum esorta il Comune ad adottare un nuovo Piano Strutturale finalizzato al blocco del consumo di suolo, che permetta il recupero di alcuni beni pubblici di elevato valore storico-architettonico e di spazi ora vuoti da destinare ad attività sociali e culturali a disposizione della cittadinanza.

Referendum n° 2 – TRASPORTO PUBBLICO E MOBILITÀ

Il referendum numero 2chiede al Comune di potenziare il trasporto pubblico e la mobilità sostenibile alternativa all’auto, aumentando la pedonalizzazione del centro e abbandonando i lavori previsti per dei nuovi parcheggi.

Referendum n° 3 – CONSERVAZIONE DEL FIUME SAVIO

Il referendum numero 3 sollecita il Comune a garantire la conservazione del fiume Savio evitando la snaturalizzazione e la concessione ai privati di un bene comune previsto dal progetto denominato ‘Savio Beach’.

Referendum n° 4 – ACQUA PUBBLICA

Il referendum numero 4 propone che il Comune di Cesena esca dall’azionariato di Hera Spa, e affidi il servizio idrico integrato a una società di diritto pubblico; inoltre propone la pubblicazione tempestiva dei dati sulla qualità dell’acqua su internet e sulla stampa locale, e il miglioramento della qualità dell’acqua distribuita attraverso la protezione delle fonti.

Referendum n° 5 – GESTIONE DEI RIFIUTI

Il referendum numero 5 riguarda la raccolta dei rifiuti e sollecita il Comune ad attuare la strategia ‘rifiuti zero’ attraverso la riduzione della produzione di rifiuti, l’estensione a tutto il territorio comunale della raccolta differenziata ‘porta a porta’, e l’introduzione di un sistema tariffario puntuale, basato sulla quantità di rifiuti indifferenziati prodotti da ogni singolo utente.

L’obbiettivo dei promotori è ora quello di raccogliere 4.130 firme (Il 5% della popolazione) entro 80 giorni per ufficializzare la richiesta dei referendum.

E’ possibile firmare al banchetto predisposto dai promotori in centro due giorni la settimana – il mercoledì e il sabato mattina – oppure all’Ufficio Elettorale in Municipio in orario di ufficio.

Il comitato è contattabile attraverso la pagina Facebook:
 Firma 5 referendum a Cesena

[foto di Uomodis08 da Wikimedia Commons]
]]>
http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2012/12/5-referendum-a-cesena-una-svolta-nelle-politiche-urbanistiche-e-ambientali/feed/ 1
Poggio Biancarda: la protesta contro l’impianto eolico industriale http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2012/10/poggio-biancarda-la-protesta-contro-limpianto-eolico-industriale/ http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2012/10/poggio-biancarda-la-protesta-contro-limpianto-eolico-industriale/#comments Sat, 13 Oct 2012 12:18:05 +0000 http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/?p=6534

Il Poggio Biancarda a Verghereto (FC): una parte di Appennino che potrebbe essere devastata dall’eolico industriale

Il business dell’eolico industriale sconvolge i territori, soprattutto al sud Italia, come ha raccontato Antonello Caporale in un articolo pubblicato da Il FattoQuotidiano lo scorso 16 settembre 2012 dal titolo Pale eoliche, quanti miliardi al vento. Anche in provincia di Forlì-Cesena è prevista la realizzazione di un devastante impianto che suscita la protesta di associazioni e comitati. Siamo al Poggio Biancarda, uno dei luoghi più incantevoli del crinale appenninico romagnolo, cerniera tra Monte Fumaiolo e Monte Còmero, ricco di acque, pascoli e faggete.

Il progetto

Il progetto alla Biancarda è un impianto EOLICO INDUSTRIALE che prevede lo sbancamento in profondità di 240 ETTARI di terreno, su versanti instabili e delicati, per costruire, a quote attorno ai 1200 metri, 13 TORRI alte ciascuna 120 metri dal livello del suolo, cioé più alte del grattacielo di Cesenatico. In un’area dove è tra l’altro dimostrato che la ventosità è incostante e insufficiente a giustificare un investimento di questa entità.

La battaglia legale del WWF

Il WWF di Cesena sta conducendo da diversi anni una battaglia legale e amministrativa contro il grande impianto eolico (13 torri alte 120 mt) previsto fra il Monte Castelvecchio e Poggio Biancarda, a due passi dalle Sorgenti del Savio e sul magnifico crinale che congiunge Comero e Fumaiolo come si vede nella simulazione fotografica iniziale.

Dopo varie modifiche e rinvii la Giunta della Provincia Forlì-Cesena ha espresso parere positivo alla procedura di VIA e la  Soprintendenza di Ravenna che in precedenza aveva espresso pareri negativi, nell’occasione ha cambiato parere.  I progettisti hanno furbamente abbassato la quota del posizionamento delle torri eoliche di pochi metri drispetto ai 1200 mt (zona tutelata per legge). Così facendo però non si riduce l’impatto visivo ma anzi alcune torri potrebbero essere posizionate a su pendici a maggiore pendenza).

Il WWF ribadisce che: 

  • Non risultano dimostrate l’efficienza energetica e la redditività economica dell’impianto.
  • Non sussiste la garanzia di tutela di tutte le specie di uccelli protette,
  • L’importanza ecologica del sito è determinata non meno che dalla presenza di macchie boschive, anche dalle prateria d’altura e dalla ricchezza di sorgenti e acquitrini
  • L’impatto paesaggistico e quello visivo sono devastati per la natura del luogo
  • La  proposta di compensazione del danno costituita dalla sistemazione di percorsi e itinerari non è credibile.

In definitiva, non si ravvisa in questo progetto nessuna misura di compensazione reale a beneficio degli habitat che saranno frammentati e compromessi dalla centrale eolica. Il sito non potrà mai recuperare la naturalità perduta: perdita di singoli individui di uccelli e di chirotteri, alterazione dei flussi idrici superficiali e sotterranei, ampie porzioni di territorio integro e di flora rara sotto minaccia, frammentazione degli habitat, modifica del microclima e impermeabilizzazione del suolo.

Per tali motivi il WWF ha deciso di ricorrere al TAR per perseguire con ogni mezzo consentito la bocciatura di questo insostenibile impianto. Una battaglia che può essere sostenuta con una libera donazione.

La vicenda

Il sindaco di Verghereto ha ribadito il suo pieno appoggio al progetto e l’inizio dei lavori, da tempo approvati, è già stato sospeso due volte dal TAR Emilia-Romagna, a cui WWF e Italia Nostra hanno fatto ricorso. La sentenza definitiva del TAR è attesa per il prossimo novembre.

I cittadini intanto hanno costituito un comitato che sottolinea: <<Non siamo contrari alla produzione di energia eolica o di altre rinnovabili, ma ci opponiamo alla costruzione di queste mostruosità, che provocano enormi e irreversibili danni ambientali, soprattutto nella fase costruttiva>>.

Il comitato locale contro il progetto esprime inoltre molti dubbi sull’affidabilità delle due ditte proponenti, le società “Biancarda s.r.l.” e “In Vento s.r.l.” nonostante le rassicurazione del primo cittadino sugli ottimi rapporti e sulla bontà dell’iniziativa. Il comitato sostiene infatti che siano poche le informazioni reperibili sul web e per nulla rassicuranti: affiliazioni con società che hanno dichiarato fallimento, coincidenze in indirizzi di sedi e  nei dati anagrafici degli amministatori unici che confondono in una serie di indecifrabili legami societari.

_____________

Ulteriori informazioni: 

Il documento del WWF di Cesena (formato pdf, 153 kb)
Articolo sul comitato locale Salviamo Biancarda e Poggio 3 Vescovi

]]>
http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2012/10/poggio-biancarda-la-protesta-contro-limpianto-eolico-industriale/feed/ 5
Nuova Autostrada Orte-Cesena-Mestre: un progetto ad elevato impatto ambientale http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2012/07/nuova-autostrada-orte-cesena-mestre-un-progetto-ad-elevato-impatto-ambientale/ http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2012/07/nuova-autostrada-orte-cesena-mestre-un-progetto-ad-elevato-impatto-ambientale/#comments Thu, 05 Jul 2012 14:37:36 +0000 http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/?p=5511

Il progetto infrastrutturale più importante d’Italia è l’Autostrada Orte-Mestre. A dirlo è stato il Presidente dell’Anas, Pietro Ciucci.

Il nuovo progetto autostradale ad elevato impatto ambientale Orte-Cesena-Mestre è stato inserito dal Governo Monti fra le opere prioritarie da realizzare in project financing con gli incentivi fiscali previsti dalla legge 183/2011. Tutto questo emerge dalle linee guida all’Allegato Infrastrutture 2013-2015″.

A fronte di queste notizie, il Sindaco di Cesena Paolo Lucchi e il Presidente della Provincia di Forlì-Cesena Massimo Bulbi non hanno perso tempo per sollecitare il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Corrado Passera alla realizzazione celere di questa grande opera infrastrutturale.

A livello nazionale e locale i fautori di questa nuova autostrada sono il PD e il PDL, uniti “amorevolmente” per uno “sviluppo insostenibile” a favore della mobilità su gomma.

Il progetto prevede la realizzazione dell’autostrada Orte – Cesena – Mestre mediante il ricorso alla finanza di progetto con i privati: l’ANAS ha scelto il raggruppamento di società composto da Gefip holding legato al parlamentare europeo del PDL Vito Bonsignore, col l’appoggio del banchiere cesenate Davide Trevisani.

L’autostrada attraverserà cinque Regioni (Lazio, Umbria, Toscana, Emilia Romagna e Veneto), 11 province e 48 comuni; il tracciato prevede solo in parte la riqualificazione della E-45, si sviluppa in parallelo alla SS 309 Romea e ha numeri da brivido: 396 km di lunghezza, 139 km di ponti e viadotti, 64 km di gallerie, 20 cavalcavia, 226 sottovia, 83 svincoli.

Questa nuova autostrada provoca gravi danni ambientali a carico di importanti zone di interesse storico, paesistico, ambientale (es. Parco del delta del Po, Valli di Comacchio e Mezzano, Laguna sud, Riviera del Brenta, Parco delle Foresti Casentinesi, valli dell’Appennino centrale).

Comporta un elevato consumo di suolo, per la maggior parte libero, e il frazionamento di numerosi fondi agricoli.

Favorisce la cementificazione delle aree libere attraversate o adiacenti agli svincoli.

Privilegia ancora una volta il trasporto su gomma a scapito di quello ferroviario e marittimo, più sostenibili.

E’ inutile in quanto i flussi di traffico attuali e futuri che interessano la SS 309 Romea e la E-45 non giustificano in alcun modo la costruzione di un’altra autostrada che diventerebbe di fatto un doppione della A-1 e della A-14/A-13.

E’ un enorme spreco di denaro pubblico: con 10 miliardi di euro (di cui 1,4 miliardi pubblici e 8,6 miliardi anticipati dai privati della lobby legata a Vito Bonsignore, europarlamentare del PDL, con sponsor politici del PD) l’Autostrada Orte-Mestre è l’opera in assoluto più costosa. Meno della metà dei soldi destinati alla Mestre-Orte sarebbero sufficienti per sanare il dissesto idrogeologico dell’intero Paese.

Gli ecologisti propongono alternative credibili, meno costose, meno impattanti e facilmente realizzabili, come la messa in sicurezza della SS 309 Romea e della E-45, e il potenziamento del trasporto ferroviario.

Romea Il progetto di autostrada Orte-Mestre non prevede alcun intervento per la messa in sicurezza della SS 309 Romea, una delle strade più pericolose d’Italia. Il rifacimento del manto stradale, la predisposizione di corsie di emergenza, di piazzole di sosta, il miglioramento della segnaletica, la eliminazione degli incroci a raso, sono interventi possibili in 2-3 anni e con spese molto contenute.

Messa in sicurezza della E-45: anche questa arteria, vecchia e pericolosa, e perennemente cantierizzata, richiede interventi definitivi di riqualificazione, senza la sua trasformazione in autostrada. Il progetto di ANAS prevede per questo tratto delle varianti estremamente impattanti, soprattutto in corrispondenza del nodo di Perugia; inoltre il potenziamento di questa arteria costituirà un potente attrattore di traffico con gravi ripercussioni ambientali per le valli dell’Appennino centrale.

Potenziamento del trasporto ferroviario: la ferrovia costituisce una valida alternativa alla gomma, sia per il trasporto delle merci che dei passeggeri. In alcuni casi, gli stesi enti che promuovono la Orte-Mestre, finanziano allo stesso tempo progetti per lo sviluppo o il potenziamento di tratte ferroviarie lungo la medesima direttrice (es. collegamento Venezia-Chioggia, riapertura della linea Civitavecchia-Orte).

Verdi di Cesena per la Costituente Ecologista
Cesena, 25 giugno 2012

 

]]>
http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2012/07/nuova-autostrada-orte-cesena-mestre-un-progetto-ad-elevato-impatto-ambientale/feed/ 13