ciclovie – www.salviamoilpaesaggio.it http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog Forum italiano dei movimenti per la difesa del paesaggio e lo stop al consumo di suolo Wed, 04 Nov 2020 22:14:27 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.2.6 http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/wp-content/uploads/2011/08/cropped-logo_salviamoilpaesaggio-32x32.jpg ciclovie – www.salviamoilpaesaggio.it http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog 32 32 Idee sgonfie e qualche bicicletta: perché il “bonus mobilità” sbaglia tutto, un’altra volta http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2020/11/idee-sgonfie-e-qualche-bicicletta-perche-il-bonus-mobilita-sbaglia-tutto-unaltra-volta/ http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2020/11/idee-sgonfie-e-qualche-bicicletta-perche-il-bonus-mobilita-sbaglia-tutto-unaltra-volta/#comments Wed, 04 Nov 2020 22:14:21 +0000 http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/?p=14100 di Paolo Pileri.

Ci risiamo. Non c’è niente da fare: ancora una volta una politica che distribuisce soldi alla qualunque con qualche pennellata di verde. Una politica che da anni è disinteressata alla mobilità ciclabile, tranne pochi sussulti positivi, che ora continua a regalare soldi sotto forma di biciclette. L’operazione ha solo il maledetto sapore dei soldi e non della rivoluzione verde e culturale di cui abbiamo bisogno. Lo si capisce fin dal portale a cui si deve accedere di corsa per ottenere l’incentivo in puro stile black friday o clickday (che tra l’altro nemmeno funziona). Il portale si chiama buonomobilità.it e non buonamobilità.it. Fate attenzione alle vocali perché cambia tutto il senso dell’operazione. Già perché comprare una bici non assicura per niente una buona mobilità. Bisogna usarla e usarla al posto dell’auto. Usarla in sicurezza in aree urbane ridisegnate e da dove sono state cacciate via le auto, ma questa cosa non è stata fatta, come non si è scacciato via nessun virus in estate. Continuiamo a regalare soldi a tutti senza stringere nessun patto sociale, nessuna promessa che chi prenderà il bonus dovrà cambiare stile di mobilità. Niente: solo un regalo.

Non c’è uno straccio di studio che dica se il precedente bonus sia stato efficace al punto da replicarlo. Nulla che ci dica se e di quanto è aumentato il traffico bici nelle città. Nulla di nulla. Ma che modi sono di fare? Una spesa pubblica senza uno straccio di rapporto indipendente che dica che la spesa produce gli effetti sperati non è accettabile. Altri 200 e oltre milioni di euro che spariranno nelle cantine, che andranno nelle tasche dei più veloci e ricchi. Se andate sul sito del ministero dell’Ambiente (dell’ambiente, non dell’industria, badate) e cliccate su bonus bici, venite spediti subito alla procedura senza neppure che qualcuno spieghi perché il bonus, a chi è destinato, quale è la posta in gioco, quali le aspettative del governo. Nulla. Eppure dovrebbe essere compito del legislatore educare la cittadinanza, farla partecipare, farla crescere. Nulla.

Un bonus che non ha corretto le distorsioni della prima ondata ma le ha confermate è lo specchio di una politica ribassista che ha fatto dell’assoluta mancanza di idee e di visione la sua strategia. La mobilità leggera o dolce è una cosa seria e molto più seria dell’acquisto di una bici. È un progetto di territorio. È un’idea di come vogliamo riabitare le città e i paesaggi. È un progetto di inclusione. È un progetto di strutture e infrastrutture leggere e di bellezza. È un’idea nuova di turismo, di lavoro, di andare a scuola. È un progetto estetico. È un progetto di lentezza. Ma pare che tutto questo sia noia alle orecchie della cultura politica mentre i soldi sono musica per tutti. Meglio affidarsi al caso, all’improvvisazione. Quel che conta è fare e non perché bisogna fare. E allora non c’è miglior linguaggio dei “soldi subito” per farlo capire. Non riusciamo più a costruire un sogno assieme ai cittadini. Un ideale verso cui tendere. No, scendiamo in macelleria e facciamo a pezzi tutto quello che c’è da vendere.

Sono anni che stiamo facendo una fatica enorme per far progettare e realizzare allo Stato e alle Regioni poco più di 2.000 chilometri di ciclovie turistiche che genererebbero oltre 5.000 posti di lavoro in tutta Italia e siamo rallentati da mille problemi che nessun governo risolve. Sono anni che diciamo di aiutare i Comuni a espellere le auto dai centri storici. Sono anni che diciamo di moltiplicare gli investimenti in mezzi pubblici e in treni che portano le bici. E lo abbiamo chiesto per tempo ma nessuno rispondeva alle email. Forse perché tutto questo richiede tempo, pensiero, progetto, priorità, coordinamento ma, soprattutto, il coraggio del cambiamento. Sono affranto. Non prendete il bonus ma chiedete di realizzare ciclovie, di riqualificare i centri storici, di mettere a posto i sentieri, di fare alla svelta i grandi assi cicloturistici, di smettere di fare raccordi autostradali e progetti di velocità solamente. Senza tutto questo le bici le metterete in cantina. Duecento milioni in cantina.

Paolo Pileri è ordinario di Pianificazione territoriale e ambientale al Politecnico di Milano. Il suo ultimo libro è “100 parole per salvare il suolo” (Altreconomia, 2018)

Tratto da: https://altreconomia.it/bonus-mobilita-idee-sgonfie/

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Tutti pronti per pedalare con VENTO Bici Tour 2019 e dialogare di ciclabili e di cammini? http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2019/05/tutti-pronti-per-pedalare-con-vento-bici-tour-2019-e-dialogare-di-ciclabili-e-di-cammini/ Fri, 17 May 2019 20:43:16 +0000 http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/?p=12937 La settima edizione di VENTO Bici Tour sta per partire: ci sarete anche voi?

Tutto pronto per la nuova edizione di questa lunga pedalata attraverso i territori e le bellezze della valle del fiume Po: dal 24 maggio al 3 giugno da Chivasso al Lido di Venezia.
Un’iniziativa che ha come primo obiettivo quello di sensibilizzare cittadini, istituzioni, e lo stesso mondo della ricerca, verso un progetto di infrastrutturazione leggera che è, innanzitutto, un progetto di territorio attraverso il quale offrire una possibilità di riscatto ai tanti piccoli comuni bagnati dal Po oggi soggetti a spopolamento, invecchiamento e perdita di posti di lavoro.

1° weekend di pedalata collettiva: da Chivasso (TO) a Piacenza.

Il primo weekend di pedalata collettiva lungo la futura ciclovia VENTO si svolgerà dal 24 al 27 maggio, da Chivasso (To) a Piacenza:

24 maggio: da Chivasso a Casale Monferrato

25 maggio: da Casale Monferrato a Cornale e Bastida

26 maggio (è previsto un passaggio a Pavia per poter tornare a casa in tempo per il voto): da Cornale e Bastida a Belgioioso

27 maggio: da Belgioioso a Piacenza.

2° weekend di pedalata collettiva: da Reggio Emilia a Venezia.

Il secondo weekend di pedalata collettiva lungo la futura ciclovia VENTO si svolgerà dal 31 maggio al 3 giugno:

31 maggio: da Reggio Emilia a S. Benedetto Po (MN)

1 giugno: da S. Benedetto Po a Bondeno (FE)

2 giugno: da Bondeno ad Adria (RO)

3 giugno: da Adria a Venezia Lido.

Programma dettagliato: https://www.ventobicitour.it/programma-2019/

Di estremo interesse per tutti noi anche l’appuntamento di Mantova, mercoledì 29 maggio, ore 9.30, Campus Politecnico di Milano, Piazza d’Arco 3: “Ciclabili e cammini per riscattare il Paese”. VENTO e Sentiero Italia CAI si raccontano assieme a tante esperienze italiane e internazionali, nell’anno del turismo lento. Con il patrocinio della Camera dei Deputati.

La ciclovia e il sentiero più importante di Italia, VENTO e SENTIERO ITALIA CAI, si incontrano per presentare lo stato di avanzamento dei progetti e per sollecitare il Governo a investire in infrastrutture leggere come leve per rilanciare le aree interne del Paese. Il convegno è organizzato dal gruppo di ricerca VENTO, Politecnico di Milano, insieme alla cabina di regia del progetto SENTIERO ITALIA CAI, Club Alpino Italiano. Costituisce l’appuntamento istituzionale della VII edizione di VENTO Bici Tour e si inserisce nel programma di MantovArchitettura 2019.

Le linee lente (le ciclovie, i sentieri e i cammini) sono infrastrutture che permettono di scoprire il territorio, anche quello dove il turismo tradizionale non si ferma o non arriva. Queste linee non sono solo percorsi per sportivi e appassionati, ma possono diventare delle leve di sviluppo per i territori che attraversano. Considerando il contesto italiano dove la bellezza è ovunque, anche al di fuori dei circuiti turistici tradizionali, i progetti di linee lente rappresentano un’occasione concreta di rigenerazione (quindi di riscatto economico e sociale) di aree che stanno soffrendo gravi processi di marginalizzazione: le aree rurali, quelle alpine e quelle appenniniche. Le modalità di esplorazione del territorio possono essere diverse, dalla bicicletta all’escursionismo. Il minimo comune denominatore si ritrova nella lentezza che permette di esplorare e viaggiare anche nelle aree più interne del Paese e, in questo modo, di portarvi nuova linfa vitale. La ciclovia VENTO, progetto del Politecnico di Milano, e il SENTIERO ITALIA CAI, progetto del Club Alpino Italiano, sono due delle più importanti linee lente che in futuro permetteranno di riscoprire e rivivere a piedi e in bici le aree interne italiane.

Obiettivi
Il 2019 è l’Anno nazionale del turismo lento. Obiettivo del convegno è dunque riflettere sul potenziale rigenerativo del turismo lento attivato da sentieri, cammini e ciclovie, mostrando anche i risultati positivi di progetti simili all’estero. Si vuole inoltre presentare alle istituzioni, nazionali, regionali e locali, i risultati delle ricerche e delle proposte progettuali del gruppo VENTO e di CAI, al fine di sollecitare la politica e riaccendere l’attenzione sull’importanza del finanziamento di simili progetti, in continuità con quanto fatto (a partire dall’Atlante Digitale dei Cammini d’Italia e dal Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche).

Crediti formativi: saranno riconosciuti da parte del CNAPPC i relativi crediti formativi professionali, previa iscrizione dell’Ordine degli APPC di Mantova (http://www.architettimantova.it). La partecipazione all’evento è gratuita.

Programma della mattinata

Ore 9:30
Registrazioni partecipanti

Ore 10.00
Saluti istituzionali.
Federico Bucci, prorettore del Politecnico di Milano, sede di Mantova

Ore 10.10
VENTO e Sentiero Italia CAI: ‘Come le linee lente possono rigenerare l’Italia’.
Vincenzo Torti, presidente generale CAI: Progetto SENTIERO ITALIA CAI: un sogno lungo 6.000 km;
Paolo Pileri, Politecnico di Milano: Ciclovia VENTO: legami e progetti di territorio

Ore 10.40
Esperienze.
Lucrezia Lopez, Universidad de Santiago de Compostela: Il Cammino di Santiago. Pellegrinaggio, itinerario ed esperienza;
Luca Faravelli, Associazione Europea delle Vie Francigene: Via Francigena, itinerario culturale europeo: le buone pratiche per lo sviluppo dei territori;
Hugo Götsch, Coordinatore della sede di Brunico – Libera Università di Bolzano: Il cicloturismo in Alto Adige;
Giuliano Ciabocco, Sindaco di San Ginesio (MC) e Vice presidente Nazionale Associazione Paesi Bandiera Arancione: Progetto ‘Ripartire dai Sentieri’: le linee lente danno una scossa al terremoto.

Ore 12.00
Tavola rotonda coordinata da Andrea Benesso*.
Chiara Barile, Ministero Infrastrutture e Trasporti, Sistema Nazionale Ciclovie Turistiche;
Giovanni Vetritto, Dipartimento Casa Italia, Presidenza del Consiglio dei Ministri;
Daniele Cuizzi, Consorzio Oltrepò Mantovano, progetto EuroVelo 8: Interreg Medcycletour;
Col. Alberto Ricci, Comandante Gruppo Carabinieri Forestale di Mantova;
Vincenzo Torti, presidente CAI, progetto SENTIERO ITALIA – CAI;
Paolo Pileri, Politecnico di Milano, progetto VENTO.

*organizzatore di BAM! European Bicycle Adventure Meeting e di ORME Il festival dei sentieri

Conclusione dei lavori prevista per le ore 13.15 circa.

Tutte le informazioni sul sito: http://www.ventobicitour.it

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VENTO Bici Tour 2018 http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2018/04/vento-bici-tour-2018/ Tue, 24 Apr 2018 20:37:12 +0000 http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/?p=11934 Dal 25/05 al 03/06 da Torino a Venezia lungo il fiume Po; due weekend di pedalate collettive e tanti eventi lungo il tracciato della futura pista ciclabile più lunga d’Italia.

VENTO è il progetto di un’infrastruttura ciclabile turistica da VENezia a TOrino lungo il fiume Po ideato dal Politecnico di Milano divenuto parte del Sistema nazionale delle ciclovie turistiche e sostenuto dal Governo italiano e dalle Regioni bagnate dal Po. Un’infrastruttura sicura, leggera, continua per riscoprire in bicicletta la bellezza dei territori che attraversa. VENTO è un progetto Paese: 679 km di ciclabile che saranno anche 679 km di green economy e green jobs. Per saperne di più clicca qui.

VENTO Bici Tour non è una semplice vacanza o una pedalata fuori porta, ma un’occasione straordinaria per percorrere assieme il tracciato della futura dorsale cicloturistica più lunga d’Italia e comprendere il grande valore delle ciclabili turistiche e i vantaggi per i territori attraversati. Il Politecnico di Milano si fa promotore di un’occasione unica, fintanto che la ciclabile non verrà realizzata, per scoprire la bellezza di un territorio oggi dimenticato ma straordinariamente ricco di sorprese. Giornate sui pedali immersi in un paesaggio variegato che attraversa quattro regioni lungo un percorso che unisce le Alpi al mare Adriatico seguendo il corso del fiume Po. Il buon cibo è da sempre uno dei protagonisti di VENTO: Slow Food sarà di nuovo presente nelle tappe di VENTO Bici Tour portando le migliori ricette e promuovendo i prodotti del territorio. Pedalare è anche immergersi nel cibo di qualità che caratterizza i nostri territori.

Programma e informazioni qui: https://www.ventobicitour.it/

 

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