GreenSando – www.salviamoilpaesaggio.it http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog Forum italiano dei movimenti per la difesa del paesaggio e lo stop al consumo di suolo Mon, 02 Nov 2020 10:25:19 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.2.6 http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/wp-content/uploads/2011/08/cropped-logo_salviamoilpaesaggio-32x32.jpg GreenSando – www.salviamoilpaesaggio.it http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog 32 32 L’ampliamento del Policlinico è in linea con la tutela della salute dei cittadini? http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2020/11/lampliamento-del-policlinico-e-in-linea-con-la-tutela-della-salute-dei-cittadini/ http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2020/11/lampliamento-del-policlinico-e-in-linea-con-la-tutela-della-salute-dei-cittadini/#comments Mon, 02 Nov 2020 10:25:15 +0000 http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/?p=14076 A cura dell’Associazione GreenSando, San Donato Milanese.

Martedì 3 novembre 2020 andrà in scena il Consiglio Comunale di San Donato Milanese e, tra i punti previsti all’ordine del giorno, verrà portata in approvazione la delibera riguardante il “Progetto di ampliamento e riordino del Policlinico San Donato”.

Più precisamente il titolo del punto da votare recita: “Approvazione masterplan e contestuale modifica al piano dei servizi ex art. 9 comma 15 della Legge Regionale 12.2005 e variante, con valorizzazione e alienazione aree a servizi, al piano dei servizi ex art. 95 bis della Legge Regionale 12.2005”.
Tradotto dal burocratese, vuol dire che, approvando il progetto dell’ampliamento del Policlinico, verranno apportate alcune modifiche al Piano di Governo del Territorio (PGT), ovvero allo strumento di pianificazione urbanistica che ha lo scopo di definire l’assetto dell’intero territorio cittadino e che decide quale debba essere la destinazione d’uso delle varie aree presenti in ambito comunale.

Per dirla in maniera ancora più semplice, il PGT dovrebbe mettere in pratica la visione che ha chi governa sullo sviluppo della città. Ad esempio: decidere di non costruire più su aree attualmente libere dal cemento, oppure dove costruire un palazzo e dove fare un parcheggio, o ancora dove realizzare un parco e dove no.

Ebbene, il PGT è scaduto da più di 3 anni e l’iter per la sua revisione, più volte annunciato, non ha ad oggi visto ancora la partenza.
In quest’ottica, la delibera che verrà votata in aula consiliare propone di concedere al Gruppo San Donato (GSD) – il più grande gruppo ospedaliero privato in Italia – la realizzazione di tre nuove strutture per una superficie totale di 24.000 mq. Certo, a fronte e contestualmente a tali interventi, vi è la disponibilità di GSD ad assumere obbligazioni, consistenti anche in opere di compensazione ambientale e viabilistica.

Peccato che:

  • la maggior parte di tali opere servano per lo più alla “sistemazione” delle aree a ridosso degli stessi ingressi dell’ospedale;
  • la sopraggiunta necessità di nuovi spazi di sosta dei veicoli venga soddisfatta con la costituzione di circa 280 nuovi parcheggi, realizzati a raso terreno. GSD riesce quindi ad evitare gli elevati costi per la costruzione di un parcheggio interrato che si sarebbe potuto realizzare nell’attuale parcheggio recintato già di proprietà del GSD. Ciò avrebbe mitigato molto il suo impatto sul nostro ambiente, anche dal punto di vista paesaggistico;
  • la realizzazione del parcheggio preveda l’abbattimento di tutti gli alberi e piante esistenti in quell’area e la collocazione dei nuovi posti auto a ridosso delle abitazioni di via Pascoli;
  • una parte dei nuovi parcheggi a raso venga ricavata utilizzando la superficie fuori terra di 91 box interrati sul fondo di via Pascoli. Su quella specifica area il Comune stipulò, nel 2003, una convenzione con il costruttore che lo autorizzava ad edificare a condizione di mantenere l’asservimento dell’area ad uso pubblico, con sistemazione a verde attrezzato. Rimane da comprendere in quale modo l’amministrazione potrà far convivere l’asservimento ad uso pubblico con sistemazione a verde attrezzato con un parcheggio
    ad uso e consumo dell’ente privato Policlinico;
  • nel 2017 la destinazione urbanistica della porzione di parcheggio di proprietà del GSD fu trasformata da “Parcheggio” ad “Area per Attrezzature sanitarie SA”. In qualsiasi momento, pertanto, il GSD potrà sacrificare parte del parcheggio per edificare altri corpi ospedalieri senza necessità di nuove particolari autorizzazioni, in quanto ora conformi al PGT;
  • la realizzazione di una nuova strada di collegamento fra l’area di parcheggio dell’ospedale e il fondo di via Pascoli/angolo via Mattei porterà ad un notevole flusso di veicoli diretti al Policlinico nella zona via Pascoli/via Mattei, con conseguente aumento di traffico e di inquinamento, sia ambientale che acustico.

Più traffico, più smog, più inquinamento acustico e meno verde, con il rischio effettivo di continuare ad erodere suolo prezioso: questo è quello che riusciamo a vedere a fronte di questo intervento di ampliamento del Policlinico.

Ci sarebbe piaciuto un approccio basato più su una mobilità sostenibile (ad esempio il prolungamento della metropolitana gialla con una fermata nei pressi dell’ospedale) e su soluzioni per le auto che non avessero coinvolto le attuali aree comunali (si sarebbe potuto ad esempio realizzare un parcheggio interrato o un autosilo all’interno dell’attuale parcheggio recintato già di proprietà del GSD).

La salute dei cittadini non deve essere oggetto di scambio tra pubblico e privato.

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La difesa del suolo grazie ad una petizione europea: “Cambiamo insieme le priorità per il Sud Est Milano” http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2020/08/la-difesa-del-suolo-grazie-ad-una-petizione-europea-cambiamo-insieme-le-priorita-per-il-sud-est-milano/ Tue, 18 Aug 2020 13:53:19 +0000 http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/?p=13983 A cura dell’Associazione GreenSando.

Le Risorse vitali per la nostra esistenza, quali l’aria e l’acqua, sono sempre più a rischio. I danni ambientali che l’Uomo è riuscito a produrre, in nome di uno sviluppo industriale ed economico che spesso non ha tenuto conto del fatto che tali risorse siano essenziali per la vita stessa dell’umanità, li stiamo pagando con altissimi costi in termini di Salute e quindi anche di Vite umane. Basti pensare a Taranto e ai veleni mortali provocati da un sistema di produzione industriale fuori controllo dal punto di vista ambientale.

In un’ottica di sviluppo economico ed industriale che non si fermi, ma che tenga, anzi, ben presente la difesa di tali risorse, oggi è imprescindibile, per la nostra generazione e soprattutto per quelle future, cambiare la visione generale. Tenendo in considerazione un fattore molto importante: il tempo.
Insieme all’acqua e all’aria esiste un’altra risorsa fondamentale da tutelare sempre più, quale elemento complementare alle prime due: il suolo.
Continuare ad erodere tale risorsa, coprendo terreni verdi con manti di cemento o disboscando aree che sono i polmoni della nostra Terra, porterà ad un ulteriore peggioramento della qualità dell’aria che respiriamo e dell’acqua che beviamo e quindi della nostra stessa vita.

Secondo stime abbastanza unanimi da parte della comunità scientifica internazionale (non di qualche associazione qualsiasi, ma di scienziati, climatologi, fisici, biologi, ingegneri, etc), siamo già in ritardo e siamo già in una fase irreversibile in cui i danni possono solo essere limitati. Se infatti mettessimo oggi in campo tutte le misure di contenimento e correzione, arriveremmo a fine secolo con una media di 2 gradi di aumento della temperatura e 50 cm di innalzamento del livello dei mari. Se proseguissimo come stiamo facendo adesso, ne avremmo invece in più 5 di gradi e 120 di cm. Ecco che diventa non solo necessario ma addirittura obbligatorio il cambio di visione.

“FIRST THINGS FIRST” è un detto anglosassone molto esplicativo in questo ambito: PRIMA le cose che vengono prima. POI c’è tutto il resto.

Continuare a vedere un campo agricolo come una montagna di soldi se diventa un centro commerciale, è una visione che non è più perseguibile ed accettabile. Un campo agricolo non si dovrebbe poter cementificare. Perché la priorità è cambiata. Senza deroghe di alcun tipo. Non si può, anzi, non si deve.

PUNTO.

Questo ogni qualvolta si affronta qualsiasi discorso che comporti una “modifica ambientale”. Il limite è adesso, non domani o dopo, ed è di non consumare più suolo. Non meno di prima o solo in alcune
situazioni: proprio niente
.
Tutto il resto viene dopo. Il prima deve rispettare la priorità ambientale.

È chiaramente un approccio innovativo e che ha delle conseguenze. Ci saranno meno “profitti”?
Verosimilmente, in una prima fase, sì. Tuttavia si guadagnerà in ambiente, Salute e Vivibilità. Per noi e per i nostri figli. Questo non perché l’economia sia un demone da combattere o fare i soldi sia una brutta cosa.
Vanno solo posizionate nella corretta gerarchia di priorità.

Tradotto in termini locali e pratici: cosa significa tutto ciò per noi di GreenSando e per i Cittadini di San Donato Milanese e del Sud Est di Milano?
Significa che quando si mette mano al PGT (Piano di Governo del Territorio, ovvero quel documento che decide dove si può costruire un palazzo e dove fare un parcheggio, dove è possibile realizzare un parco e dove non si può, etc.), si deve partire dalla priorità che non si può consumare altro suolo.
Indipendentemente dalle regole, dalla destinazione d’uso e dalle convenzioni già esistenti.
Ma non solo. Secondo noi si deve partire da una sola priorità: il consumo di suolo reale deve essere pari a zero. Il resto si adegua alla priorità. Senza se e senza ma; senza deroghe, senza eccezioni.

Andando ancor più nello specifico e rimanendo nell’ambito di San Donato Milanese cosa vuol dire? Che anche nei casi in cui vi siano già delle convezioni urbanistiche in essere, se la cittadinanza non vuole che si costruisca neanche un metro quadro all’interno di queste aree, gli amministratori devono rispettarne la volontà, anche a costo di andare incontro a penali. Esempi attuali ed evidenti sono il Pratone, Via Ravenna, le aree di San Francesco, Monticello e De Gasperi ovest.

Perché la Città è dei Cittadini, non degli amministratori, che sono solo dei delegati a governare rispettandone la volontà.

E a tal proposito informiamo la cittadinanza che il PGT del Comune di San Donato Milanese è in revisione in questi mesi. Questo vuol dire che è proprio in questo periodo e questo frangente che la cittadinanza ha la possibilità di “farsi sentire” e dare un segnale chiaro agli amministratori.

Come Associazione GreenSando ci siamo nel frattempo mossi per ribadire queste nostre convinzioni anche in sedi istituzionali sovra comunali. Lo abbiamo fatto qualche mese fa inviando al Parlamento Europeo una petizione sulla criticità del consumo di suolo nel Sud Est di Milano.
L’iter della valutazione delle petizioni è piuttosto lungo, ma dopo aver saputo che il nostro scritto era stato formalmente accettato, qualche giorno fa abbiamo appreso che ora la petizione è diventata “sostenibile”, ovvero tutti i Cittadini della Comunità possono sottoscriverla, e che verrà discussa nell’aula del Parlamento Europeo nei prossimi mesi.

Chiediamo pertanto a tutti i Cittadini che abitano nel Sud Est di Milano di fornire il proprio il sostegno alla petizione n. 0148/2020, registrandosi direttamente sul Portale delle Petizioni del Parlamento
Europeo.

Qui trovate le indicazioni per poter sottoscrivere la petizione.

Qui il testo integrale della petizione.

Ci auguriamo che siate davvero numerosi! Grazie.

Associazione GreenSando

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