Parco di Portofino – www.salviamoilpaesaggio.it http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog Forum italiano dei movimenti per la difesa del paesaggio e lo stop al consumo di suolo Tue, 31 Oct 2023 11:37:25 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.2.6 http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/wp-content/uploads/2011/08/cropped-logo_salviamoilpaesaggio-32x32.jpg Parco di Portofino – www.salviamoilpaesaggio.it http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog 32 32 Firmato il Decreto Ministeriale che limita il Parco Nazionale di Portofino a soli tre Comuni http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2023/10/firmato-il-decreto-ministeriale-che-limita-il-parco-nazionale-di-portofino-a-soli-tre-comuni/ http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2023/10/firmato-il-decreto-ministeriale-che-limita-il-parco-nazionale-di-portofino-a-soli-tre-comuni/#comments Wed, 18 Oct 2023 06:00:00 +0000 http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/?p=16134 Cittadini e associazioni rivolgono un appello al Presidente della Repubblica per dire no al mini-Parco. Disponibile anche la petizione online

Dando seguito all’annuncio dell’inizio del mese e accogliendo la richiesta della Regione Liguria, il 10 ottobre 2023 il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha firmato il Decreto che limita al territorio di tre comuni il Parco Nazionale di Portofino (che era stato istituito con la Legge n 205 del 2017). In base al decreto ministeriale il Parco comprende Camogli, Portofino e Santa Margherita, sostanzialmente i confini del precedente Parco Regionale.

Viene così accantonata la perimetrazione provvisoria che interessava invece 11 comuni, proposta dal precedente Ministro dell’Ambiente Cingolani e corrispondente a quella individuata dal parere dell’ISPRA. Anche la richiesta dell’ANCI riguardava un’area estesa, ma a 7 comuni, includendo Rapallo, Chiavari, Zoagli e Coreglia Ligure.

La decisione del Ministero ha quindi ignorato le richieste di alcuni comuni e di molti cittadini e associazioni che da tempo mettono in evidenza la necessità di un Parco nazionale il più esteso possibile. In questo modo si garantirebbero la tutela ambientale, la valorizzazione, i finanziamenti e il sostegno alle imprese locali anche nei Comuni limitrofi, alcuni dell’entroterra, e ad una più vasta zona ad alto pregio naturalistico.

Di seguito riportiamo il testo della Petizione online (che è possibile sottoscrivere qui) e l’Appello al Presidente della Repubblica.

Petizione online: “Salviamo l’allargamento del parco nazionale di Portofino, no ad un mini parco Nazionale”

Perchè sì al Parco Nazionale di Portofino?

A seguito dei cambiamenti climatici in atto l’Europa ha riconosciuto con la recente approvazione della nuova strategia per il 2030, che l’umanità ha necessità di più natura: per questo prevede, tra le altre cose, nella propria Strategia per il 2030 non solo il ripristino degli habitat e degli ambienti urbani degradati, la creazione di parchi urbani all’interno delle città, ma altresì l’aumento delle aree protette ad almeno il 30% di ogni nazione con un investimento economico enorme per raggiungere tali obbiettivi di decine di miliardi di Euro.

All’interno di tale contesto, si svolge la battaglia per l’istituzione del Parco Nazionale di Portofino previsto dalla legge sin dal 2017, legge mai attuata per precisa scelta di politica regionale.           

L’attuale perimetrazione provvisorio del Parco è il frutto di studi scientifici effettuati da ISPRA, l’istituto statale deputato a fornire i pareri tecnici in materia ambientale. 

Tralasciando le regioni di natura ecosistemica relativa all’importanza dell’inclusione nell’area protetta della zona di crinale che comprende tre SIC quali Rio Tuia (Rapallo Zoagli) e lecceta di (chiavari) i vantaggi del parco sono i seguenti:

Migliora la qualità di vita dei residenti
Il Parco migliora la qualità della vita dei residenti, non il contrario.

Nel parco infatti è possibile raccogliere i funghi, pescare, fare legna, ricostruire i muretti a secco, manutenere e ristrutturare le proprie abitazioni, costruire nuovi manufatti edilizi, se relativi allo svolgimento della attività agricola.

A regime il parco sarà suddiviso in quattro aree contraddistinte da diversi gradi di tutela: dalle aree più selvagge a quelle abitate.                                                                                                                                         Sarà possibile accedere anche da parte dei privati residenti a finanziamenti erogati direttamente da Parco Nazionale sia per quanto riguarda le attività di miglioramento ambientale ed urbano sia per le attività economiche ed artigianali compatibili con le finalità del Parco.                                               Infatti, dal 2019 i parchi nazionali sono diventati ZEA (Zone economiche ambientali) nelle quali sono previste forme di sostegno alle imprese locali: i parchi nazionali sono diventati veri laboratori di sperimentazione per promuovere l’economia circolare, l’uso delle energie rinnovabili e favorire la coesione sociale e la cura del territorio.

Crea nuove imprese e posti di lavoro qualificati e ben retribuiti.
Nuovi posti di lavoro non solo all’interno del Parco ma soprattutto legati allo sviluppo dell’economia circolare all’interno del Parco, incentivando lo sviluppo delle attività produttive agro-silvo-pastorali e agrituristiche e di attività connesse.

Aumenta la coesione sociale ed identitaria degli Enti Locali e delle relative popolazioni.

Fare parte di un Parco Nazionale crea sistema tra gli Enti locali che vi fanno parte: una coesione territoriale e sociale ed una identità di obbiettivi che rende le amministrazioni che fanno parte del Parco più efficienti a gestire progetti di sviluppo di interesse comune per le proprie popolazioni residenti.

Nuovi flussi turistici e sviluppo del relativo indotto 
L’entrata di territori – oggi ai margini quali ad esempio i nuclei frazionali – all’interno del Parco porterà alla scoperta e alla valorizzazione di tali zone attraverso la rete sentieristica del parco con ulteriori possibilità di sviluppo economico di tali zone.

Appello al Presidente della Repubblica

Coordinamento per il Parco Nazionale di Portofino Osservatorio Ambientale

Il Coordinamento per il Parco Nazionale di Portofino è un’associazione di fatto costituita il 19 gennaio 2019, alla quale hanno aderito associazioni e movimenti ambientalisti, associazioni culturali, associazioni sportive e singoli cittadini.

Il Coordinamento persegue lo scopo, in collaborazione con l’attuale Comitato di gestione provvisoria del Parco Nazionale di Portofino, con l’Ente Parco Regionale, con le istituzioni locali, regionali e statali, di seguire l’iter di perfezionamento dell’istituzione del Parco Nazionale di Portofino, formulando proposte per addivenire all’effettiva realizzazione del Parco. Una volta istituito il Parco, il Coordinamento ne seguirà la gestione, anche come “Osservatorio ambientale”, in collaborazione con le istituzioni competenti.

Il Coordinamento è apartitico, ma dialoga con tutte le forze politiche locali e nazionali al fine di raggiungere lo scopo.

A seguito della manifestazione svoltasi il 23 settembre 2023 tra Rapallo e Santa Margherita Ligure
per ottenere l’istituzione del Parco Nazionale di Portofino allargato al territorio di sette Comuni
come proposto dall’ANCI, il Coordinamento per il Parco Nazionale di Portofino e le Associazioni
partecipanti – Italia Nostra, Legambiente, WWF, LIPU ed altre Associazioni e Comitati di cittadini –
hanno convenuto di formulare il seguente Appello a Lei, Signor Presidente.

APPELLO
al Presidente della Repubblica

Con la riforma dell’art. 9 della Costituzione, approvata quasi all’unanimità dal Parlamento, “la Repubblica … tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi anche nell’interesse delle future
generazioni”.
“La Repubblica” viene, pertanto, resa garante dell’equità intergenerazionale in materia ambientale.
“La Repubblica” è lo Stato, le Regioni, i Comuni, le associazioni, i cittadini, ma, in primo luogo è Lei, il suo Presidente.

Caro Presidente, la Costituzione Le intesta, ora, questa funzione di tutela e garanzia.
La perimetrazione definitiva del Parco Nazionale di Portofino, istituito con la legge 27 dicembre
2017, n. 205, dopo l’inerzia protrattasi per quasi sei anni da parte di Regione Liguria e dei Comuni
interessati, dopo contenziosi amministrativi, dopo che la perimetrazione provvisoria, adottata dal
precedente Ministro dell’Ambiente, Roberto Cingolani, in adesione al parere di ISPRA, aveva interessato il territorio di 11 comuni, viene ora decisa (rectius: proposta a Lei, Signor Presidente)
dal nuovo Ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, d’intesa con Regione Liguria,
limitandola al territorio di tre comuni, in spregio ai principi di tutela ambientale e di equità
intergenerazionale, che anche Regione Liguria, gli Enti locali e, soprattutto, il Ministero
dell’Ambiente (variamente denominato nel tempo) sono chiamati ad applicare.

Viene individuato come area protetta il territorio più piccolo possibile, corrispondente a quello
dell’attuale Parco Regionale, reso ancora meno esteso dalla recente abolizione, ad opera di Regione Liguria, delle “aree contigue.” Viene estesa la “zona 3”, che consente un’“elevata antropizzazione”.

Tutto questo avviene per ragioni esclusivamente politiche, senza tener conto della voce dei
cittadini, della volontà dei comuni potenzialmente interessati (che chiedono di entrare) e, soprattutto, degli studi istruttori e dei pareri di ISPRA, che vengono del tutto disattesi. Ed avviene in spregio, anche, all’Accordo di Durban del 2003 e, soprattutto, alla “Strategia Europea per la Biodiversità”, che prevede la creazione, entro il 2030, di una rete coerente e ben gestita di zone protette comprendenti almeno il 30% della superficie terrestre e marina dell’UE, di cui almeno un
terzo sottoposte a tutela rigorosa (mancano solo 7 anni al 2030 e ne abbiamo impiegato ben sei per non arrivare neppure a perimetrare in via definitiva un solo parco nazionale!).

Da questa situazione nasce l’appello a Lei, nostro Presidente, l’appello di associazioni ambientaliste e cittadini, affinché Lei – nell’esercizio dell’attribuzione che la legge (art. 8 della legge 394/1991) specificamente Le riserva, di adozione del provvedimento definitivo (D.P.R.) di delimitazione del Parco Nazionale di Portofino – respinga la proposta del Ministro dell’Ambiente, chiedendogli di riformularla, adeguandosi al parere di ISPRA e soprattutto alla Costituzione, alla normativa europea, agli accordi internazionali ed alla volontà espressa dai territori.

Certi della Sua attenzione per un tema che riguarda il futuro dei cittadini di questo Paese (e del
Mondo), la ringraziamo anticipatamente per quanto farà.

Genova, 8 ottobre 2023

Il Coordinatore Antonio Leverone

Il Presidente del Coordinamento Ermete Bogetti

Associazione di fatto costituita il 19.1.2019 – Presidente Ermete Bogetti- Coordinatore : Antonio
Leverone antonio.leverone@gmail.com

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Parco di Portofino, la Lega dice no a confini più ampi http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2019/12/parco-di-portofino-la-lega-dice-no-a-confini-piu-ampi/ Wed, 11 Dec 2019 17:33:36 +0000 http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/?p=13377

E’ questo è il risultato dell’incontro di Sabato 7 Dicembre che si è svolto nel comune di Camogli promosso dall’onorevole Luca Pastorino e dal Sindaco di Camogli Francesco Olivari.
Un incontro a porte chiuse, un incontro “istituzionale”, come pare abbia detto il Sindaco, dove sarebbero stati invitati i 7 sindaci del Golfo Paradiso. In 15 righe di comunicato stampa si legge di interventi del Direttore del Parco nazionale delle 5 terre, del vice Presidente e il referente regionale di Federparchi e della presenza di un consigliere regionale del PD e del Sindaco o rappresentante del comune di Coreglia della val Fontanabuona.
Il Comunicato stampa si conclude con la prospettiva di un nuovo incontro tra gli amministratori locali.

In buona sostanza, i relatori hanno certo trattato argomenti pertinenti al tema del Parco Nazionale che si dovrebbe istituire sottolineando anche i vantaggi di tale progetto, ma tutto si è svolto a porte chiuse e in modo “istituzionale” e senza il soggetto istituzionale più importante: la Regione.

Non si ha modo di conoscere la posizione chiara dei tre sindaci dell’attuale parco Regionale – Camogli, Santa Margherita e Portofino – men che meno del Presidente del Parco Regionale, Sindaco di Santa Margherita; non si conoscono le posizioni “istituzionali” dei Sindaci o rappresentanti dei Comuni presenti, se non quelli che sono decisamente e ideologicamente contrari: appunto “la Lega dice no ai confini più ampi”.

Dopo due anni dall’inizio dell’iter “istituzionale” che avrebbe dovuto chiudersi in questo mese di Dicembre, le conclusioni certe sono le dichiarazioni del leghista e vicesindaco di Sori che si fa portavoce di un leghista recchese e del rappresentante dell’amministrazione di Avegno. Gli argomenti di tale contrarietà sono i soliti: il problema della caccia, i cinghiali e da quello che si legge in un comunicato stampa “Non riusciamo a evitare che la gente subisca malori o infortuni percorrendo il sentiero che porta a San Fruttuoso, e vogliamo ampliare i confini?”… Parole al vento, scaturite dal nulla.

A onor del vero nelle dichiarazioni c’è anche una nota positiva: l’ampliamento del parco regionale con l’inserimento dell’area marina protetta, “istituzionalmente” nazionale. Un maldestro tentativo, in quanto la Riserva marina, di fatto, è inserita da anni nel contesto ambientale del Parco di Portofino e poi un generico impegno di “supporto al Parco di Portofino”.

Un quadro certo desolante che riduce tutto a un incontro a porte chiuse e “istituzionale” promosso da un parlamentare e un sindaco, che serve solo a dar voce a una Lega che non vuole i parchi, che ha fatto una legge regionale per ridimensionare quelli esistenti. E’ di questi giorni la notizia “la giunta Toti vuole chiudere il parco di Montemarcello e non ha neppure il coraggio di dirlo. La Liguria è l’unica regione che chiude le aree protette” e per realizzare tutto questo usa argomenti e luoghi comuni banali senza alcuna volontà di approfondire e di confrontarsi su opportunità certe, valorizzazioni delle risorse territoriali e umane, messa in sicurezza del territorio a livello comprensoriale ampio, acquisizione di risorse economiche nuove e proiezione turistica e culturale a livello europeo se non oltre.

Una ultima certezza è che ci sarà un “nuovo incontro tra gli amministratori locali“.
Il nostro Coordinamento, consapevole delle difficoltà e soprattutto del basso livello istituzionale in cui si sviluppa il grande progetto del Parco Nazionale dei due golfi, Paradiso e Tigullio e della val Fontanabuona (solo il comune di Coreglia era presente ma non si hanno notizie se gli altri comuni siano stati invitati) si impegnerà con maggiore entusiasmo nel prossimo 2020 a continuare nella corretta informazione ai Sindaci e soprattutto alle cittadine e cittadini e alle giovani generazioni, convinti che una tale opportunità non può fermarsi o essere annullata da una qualsiasi Lega.

Coordinamento per il Parco Nazionale di Portofino, Osservatorio Ambientale

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