“C’è un mondo che si muove…” – ripete come un mantra Luca Bassanese in “Un altro mondo è possibile”, spettacolo teatrale che alterna musica, parole e riflessioni sulla società attuale. Non si tratta tuttavia solo di uno spettacolo di denuncia. E’ piuttosto un vero e proprio inno al cambiamento, come suggerisce il titolo stesso. Un’esortazione, attraverso l’evocazione di esempi virtuosi, rivolta a tutte quelle persone che sentono l’esigenza di un cambiamento e che spesso la tengono soffocata sotto abiti e abitudini borghesi.
Luca Bassanese è un giovane artista, che spazia tra la scrittura e la musica. Quest’ultima è in realtà la sua vera vocazione. Grande estimatore di Fabrizio De André, il suo repertorio di canzoni folk vanta già quattro album pubblicati dal 2005 ad oggi e un premio importante, come quello vinto (con il brano “Confini”) alla quindicesima edizione di Musicultura, nel 2004 a Recanati. Il tratto comune delle sue opere è l’impegno sociale, su diversi fronti. E’ suo, ad esempio, il pezzo (“L’acqua in bottiglia”) che nella primavera del 2011 è stato simbolo della campagna referendaria per l’acqua pubblica.
Da grande anima folk, Luca Bassanese da però il meglio di sé negli spettacoli dal vivo. Ha alle spalle numerosi live, come quello insieme a Luca Paolini per l’inaugurazione del parco della pace, a Vicenza (sua città natale), nel luglio del 2010. E anche spettacoli teatrali, tutti realizzati insieme a Stefano Florio, autore e regista con cui si è instaurato un solido legame di collaborazione artistica. E’ proprio da questo sodalizio che nasce lo spettacolo “Un altro mondo è possibile”.
Oltre alla musica di Bassanese, “Un altro mondo è possibile” vanta la presenza in scena di Domenico Finiguerra, che ha anche scritto i testi dello spettacolo. L’ex sindaco di Cassinetta di Lugagnano, noto per la sua amministrazione a zero consumo di suolo, parla di sindaci e comuni che hanno scelto una strada diversa da quella imperante della cementificazione di massa. Se prima c’era solo il comune di Cassinetta a costituire un’eccezione, quasi un’anomalia nel panorama italiano, oggi il fronte di chi sceglie finalmente di considerare il territorio agricolo, i parchi e il verde come risorsa da valorizzare si sta ampliando. Qualcosa sta iniziando a cambiare forse. Ecco perché è lecito pensare che un nuovo mondo è davvero possibile.
Di seguito, un video tratto dallo spettacolo “In altro mondo è possibile”:
http://www.youtube.com/watch?v=NVIE7kdbw88
e il link al sito ufficiale dell’artista:
http://www.lucabassanese-officialsite.it/