Inviate lo scorso 14 marzo, le osservazioni integrano quanto già rilasciato in sede di conferenza dei servizi nel mese di febbraio. Per l’associazione negli obiettivi del piano al 2025 manca una visione d’insieme sulla ripartizione modale e sulla riduzione delle emissioni riducendosi ad un piano delle infrastrutture.
Dal documento presentato con le osservazioni al PRIT (Piano Regionale Integrato dei Trasporti.
La presente relazione costituisce un integrazione al contributo già rilasciato in sede di Conferenza di Pianificazione del 16/02/2017
A livello generale si rileva che, se il Quadro conoscitivo è molto chiaro e dettagliato, a livello di Relazione e VAS invece non risulta per nulla agevole individuare gli obiettivi strategici che dovrebbero guidare il Piano.
Non sembra esserci un quadro d’insieme e di raffronto tra la ripartizione modale di oggi e quella obiettivo al 2025, ne per la riduzione di CO2.
Crediamo che questi numeri – seppur in parte desumibili singolarmente dalle singole sezioni di Piano – debbano costituire l’informazione cardine di un documento regionale sulla mobilità che punti alla sostenibilità ambientale (tale dovrebbe essere considerato questo Piano, seppur il nome faccia riferimento semplicemente ai “ Trasporti”).
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Immagine tratta dal rapporto “Portare le merci in treno” di Legambiente Emilia Romagna del febbraio 2016.