Ultime battute per partecipare alla definizione della nuova Strategia Forestale Nazionale, pianificazione che avrà una validità ventennale e potrà essere aggiornata, a seguito di verifiche quinquennali o su richieste istituzionali specifiche e in applicazione a nuovi impegni internazionali.
La Strategia Forestale Nazionale avrà lo scopo di individuare, per vent’anni dalla data di approvazione, un indirizzo comune per il settore forestale italiano e per le relative filiere. Il documento preliminare è stato elaborato da parte di un gruppo di lavoro inter-istituzionale ed interdisciplinare nominato dal Mipaaf e coordinato dalla Direzione generale dell’economia montana e delle foreste, composto da rappresentanti delle amministrazioni nazionali e regionali competenti, della società civile e del mondo della ricerca.
Gli obbiettivi generali della proposta ricalcano quelli della Strategia forestale dell’Unione Europea e si basano sui principi della Gestione Forestale Sostenibile (GFS):
- Favorire la GFS e il ruolo multifunzionale delle foreste, per garantire, a scala nazionale, ecoregionale, regionale e locale, la conservazione, protezione, biodiversità degli habitat forestali e la fornitura equilibrata dei Servizi Ecosistemici.
- Migliorare l’efficienza nell’impiego delle risorse, ottimizzando il contributo multifunzionale delle foreste allo sviluppo della bioeconomia e delle economie forestali e delle aree rurali e interne del Paese, promuovendo inoltre l’espansione e la valorizzazione delle foreste nei contesti urbani e suburbani per migliorare il benessere e la qualità ambientale.
- Monitorare e sviluppare una conoscenza multidisciplinare e una responsabilità globale nella tutela delle foreste, anche attraverso la ricerca scientifica multidisciplinare, l’assistenza tecnica, la formazione e la promozione dei prodotti forestali e di pratiche, produzioni e consumi sostenibili.
Qui trovate tutte le informazioni necessarie e il modulo da compilare per presentare le Vostre puntuali osservazioni e proposte:
E’ molto importante far sentire una voce critica nei confronti di alcuni aspetti di questa nuova Strategia Forestale Nazionale che paiono lontani dai principi dell’economia circolare e che, dando – erroneamente – per scontato che le risorse forestali siano in crescita, pare porsi l’obiettivo di incentivarne l’uso, a beneficio delle attività produttive ad esse collegate. Il contributo che possiamo offrire è, dunque, quello di suggerire una politica mirata alla conservazione e alla tutela del nostro patrimonio boschivo e non come semplice fonte per la produzione di energia, nel pieno rispetto della salvaguardia della preziosa biodiversità.
Lo sfruttamento deve essere minimo, bisogna tenere conto dei cambiamenti climatici che in un momento possono distruggere interi boschi. Non dimentichiamo la strage di abeti a Belluno di 2 anni fa. Sfruttamento è già di pe se una espressione sbagliata
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