Tornavento Campagnone

Maxi-polo logistico di trenta ettari al Campagnone di Tornavento

Una nuova distesa di capannoni minaccia la campagna intorno a Malpensa

Pubblichiamo il Comunicato Stampa di Legambiente Lombardia e il testo della Petizione on line lanciata dall’Associazione Viva Via Gaggio

Il Campagnone di Tornavento è a rischio cementificazione

di Legambiente Lombardia – 30.09.2024

Ritorna la proposta di costruire capannoni sull’area del Campagnone con il beneplacito dell’amministrazione comunale di Lonate Pozzolo (VA)

Legambiente: “L’area vincolata in pieno Parco del Ticino non si tocca. Demenziale pensare di costruire a ridosso della Dogana Austroungarica. Proprio perché c’è già l’aeroporto, il territorio va tutelato”.

Ci risiamo. Torna la scellerata proposta di utilizzare il terreno a ridosso del borgo di Tornavento per costruire capannoni. Una scelta, quella dell’attuale amministrazione, che porterebbe a consumare oltre 300mila mq di terreno agricolo, in un’area protetta, inserita nel Piano Territoriale di Coordinamento del Parco del Ticino e pertanto soggetta a condizioni di inedificabilità.

“Le dichiarazioni degli Amministratori di Lonate Pozzolo sono inaccettabili e intollerabili,” dichiarano i circoli Legambiente di Turbigo, Gallarate, Cassano Magnago, Busto Arsizio, unitamente alla sede regionale, ai Circoli Laudato Si’ Busto Arsizio-Gallarate e San Francesco, all’associazione Viva Via Gaggio. “Ancora una volta si parla di monetizzare il territorio e il paesaggio per dar corso all’ennesima speculazione. Chiediamo alla Giunta comunale di ritornare sui propri passi e abbandonare definitivamente questa ipotesi. C’è già abbastanza cemento nelle zone a ridosso di Malpensa, è ora di considerare la natura e il paesaggio come generatori di valore che migliorano la qualità della vita dell’intera comunità”.

Altro che armonizzazione all’interno del paesaggio naturalistico, come si legge nella delibera! Se si andasse avanti con questo progetto, si cancellerebbe un pezzo importante del territorio oggi frequentato da migliaia di persone che apprezzano la bellezza di un luogo riconosciuto come “piccolo Borgo più bello del Varesotto”, ricco di storia, natura, pace – e tranquillità. Oltre a creare un danno irrimediabile.

Legambiente Lombardia

Petizione on line

Fermiamo la cementificazione del Campagnone di Tornavento

di Associazione Viva Via Gaggio – 2.10.2024

La frazione di Tornavento, affacciata direttamente sulla Vallata del fiume Ticino, ha caratteristiche paesaggistiche e naturali uniche ed importanti.

I coni visivi sul Monte Rosa e sulle catene montuose delle Alpi, così come sulla vallata del fiume Ticino, la presenza del Centro Parco Ex Dogana Austroungarica, la strada del Gaggio che si snoda tra la brughiera e i boschi, così come il sistema ciclopedonale sul Canale Villoresi, il Canale Industriale e il fiume Ticino rappresentano un unicum paesaggistico storico e naturalistico da custodire, tutelare e salvaguardare.

Da sempre, il grande “campagnone” che si trova sulla destra in ingresso alla frazione, è parte integrante di questo unicum e la scelta lungimirante di inserire questa zona nel Piano Territoriale di Coordinamento del Parco del Ticino, e quindi soggetta a condizioni di inedificabilità, va letta proprio in considerazione della salvaguardia di questo angolo di Tornavento e della frazione stessa.

Non stiamo parlando di una piccola porzione di territorio, ma di ben 300 mila mq di area agricola.

Una zona da sempre lasciata libera di essere coltivata o anche lasciata incolta, dal grande valore ambientale ed ecosistemico: assorbimento Co2, assorbimento delle piogge, nidificazioni per passeriformi e non solo, rete ecologica di collegamento rispetto agli ecosistemi di brughiera e del sistema dei boschi del pianalto in collegamento con la parte naturale che occupa il declivio e la costa lombarda della valle del Ticino.

L’idea di inserire questa zona che è esterna al Perimetro di Iniziativa Comunale – con una apposita variante al Piano di Governo del Territorio – è folle e decisamente preoccupante, perché andrebbe a snaturare in maniera peggiorativa ed irreversibile la frazione di Tornavento e le caratteristiche per cui è diventata importante e anche famosa nel corso degli anni.

La proposta di insediare in quest’area dei capannoni per la logistica, con a corollario delle opere (la creazione di una ciclopedonale, collinette e parcheggi etc) che andranno ad “abbellire” questa zona, è assolutamente fuori da ogni logica e anche dalla storia, soprattutto in un momento storico ben preciso come quello che stiamo vivendo, dove le conseguenze dei cambiamenti climatici e dove il consumo di suolo vergine ha raggiunto livelli assolutamente insostenibili.

Siamo di fronte ad una vera e propria speculazione edilizia, a scapito dell’intera frazione di Tornavento che perderà per sempre la sua unicità.

Non sembra poi siano prese in seria considerazione le ricadute sulla qualità dell’aria e di conseguenza sulla salute umana, rispetto agli impatti in termini di inquinamento da gas di scarico che produce il traffico pesante, generato dalla realizzazione del centro logistico stesso, così come nulla si dice rispetto alla perdita di biodiversità che una trasformazione di queste dimensioni porta con sé.

Lo stesso dicasi rispetto alla perdita di importanti servizi ecosistemici che questa zona oggi garantisce e che un domani non garantirà più.

Tutti aspetti che nessun tipo di mitigazione e compensazione potranno sanare.

Per maggiori info segui le pagine FB di Viva Via Gaggio e Legambiente Lombardia

Immagini: Google Maps

2 commenti

  1. È un circolo vizioso: la popolazione in Lombardia non fa che aumentare, attirata da promesse di lavoro; a questa popolazione poi bisogna garantire alloggi, infrastrutture, e per l’appunto lavoro, costruendo a non finire.
    La decrescita, economica e demografica, è l’unica soluzione per una regione iper antropizzata e iper sviluppata come la Lombardia.

  2. il dramma vero e’ lasciare il destino di terra e paesaggio in mano a incompetenti e ignoranti, ingordi di soldi, quando il cemento ci arrivera’ al collo solo quello mangeremo . ma chi li autorizza a devastare il nostro territorio ????

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